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    Superbonus, nuove misure in vigore. Forza Italia: “Serve confronto, no a voto fiducia”

    (Adnkronos) – E’ già entrato in vigore il dl approvato giovedì dal Consiglio dei ministri in materia di misure urgenti nella cessione dei crediti. Il provvedimento è stato, infatti, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Ma la stretta del governo sui bonus edilizi, che fa sì che non sia più possibile ricorrere ai crediti di imposta relativi agli incentivi fiscali per gli enti territoriali a partire da quelli per il Superbonus 110%, continua a far discutere anche all’interno della maggioranza stessa. Secondo l’Ance, rischia di far scoppiare una bomba sociale ed economica. Mentre per Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, il principale sindacato delle costruzioni, “con il blocco alla cessione dei crediti e dello sconto in fattura per i bonus edili si perderanno nell’edilizia privata circa 100mila posti di lavoro e molte imprese chiuderanno, con grave danno all’economia nazionale ma anche all’ambiente, colpendo per di più i redditi più bassi che sono poi la stragrande maggioranza di chi vive nelle case più vecchie, inquinanti ed energivore”. 

    Inoltre, prosegue Genovesi “come hanno denunciato le Confederazioni di Cgil, Cisl e Uil, con il depotenziamento dell’obbligo di applicazione dei contratti edili e la liberalizzazione dei livelli di subappalto nel nuovo codice degli appalti si ridurranno tutele e sicurezza per chi ancora potrà lavorare con il settore pubblico, con più lavoro irregolare e meno sicurezza”. “Insomma, questo è un attacco del governo senza precedenti alle imprese più serie, ai lavoratori del settore e alle famiglie più in difficoltà. A questo punto, se il governo non cambierà posizione tornando sui propri passi e aprendo anche un tavolo di confronto con le organizzazioni dei lavoratori, come Fillea Cgil metteremo in campo tutte le necessarie azioni di mobilitazione, compreso lo sciopero generale di tutta la filiera delle costruzioni” conclude il leader degli edili Cgil. 

    Forza Italia
     

    Ma il decreto dell’esecutivo agita anche la maggioranza. Sul tema superbonus “serve un confronto parlamentare” e il governo “non deve mettere la fiducia”. L’intervento a ‘sorpresa’ del governo Meloni ha spiazzato il partito di Silvio Berlusconi, che ora chiede di poter intervenire in Aula sul provvedimento. A dirlo a chiare lettere, parlando con l’Adnkronos, è la deputata azzurra Erica Mazzetti, membro della Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici ed esperta di tematiche legate all’edilizia: “Serve una nuova norma che introduca incentivi ragionati e studiati, non possiamo lasciar morire un settore fondamentale dell’economia”, è l’appello lanciato dalla parlamentare. Per Mazzetti il superbonus 110%, introdotto dal governo Conte II, è stato “un provvedimento eccellente, perché arrivato dopo 10 anni di crisi del settore edilizio, ma allo stesso tempo scellerato nei tempi e nei modi. E oggi ne paghiamo tutti le conseguenze”.  

    Da parte del M5S “è stato folle dire che tutti avrebbero potuto rifarsi la casa gratis: oggi questa cosa la paghiamo tutti”, insiste l’esponente di Fi. La decisione dell’esecutivo di approvare la norma che blocca la cessione dei finanziamenti alle banche “è stata un fulmine a ciel sereno per molti, il settore dei costruttori è andato nel panico”, racconta Mazzetti. “Come Forza Italia ci siamo immediatamente riuniti alle 14 di ieri (giovedì, ndr), assieme ai capigruppo. Abbiamo capito dal Mef che non c’era possibilità di modificare il provvedimento e abbiamo cercato nell’immediato di risolvere il problema della cessione del credito, togliendo la responsabilità solidale: questo lo abbiamo ottenuto, grazie al nostro vicepremier Tajani che ha portato in Cdm le nostre richieste”. 

    “Il centrodestra ha promesso che avrebbe messo in sicurezza gli imprenditori e i cittadini che avevano fatto investimenti importanti. Noi siamo stati coerenti”, rimarca Mazzetti all’Adnkronos, sottolineando come questo impegno faccia parte del programma elettorale di tutto il centrodestra, “non solo di Forza Italia. E gli alleati di Fdi devono ricordarlo. Sono certa – conclude che nessuno nel centrodestra voglia ammazzare il settore trainante dell’economia. Non si può dire alle imprese, dalla sera alla mattina, ‘datevi fuoco’…”. 

    Conte (M5S)
     

    “Con questo decreto il governo tradisce famiglie e imprese che contavano sulle ristrutturazioni e, soprattutto, ammazza la nostra economia”. Così Giuseppe Conte, leader M5S. “Sta creando le premesse per un disastro economico e sociale, tradendo tutti gli impegni presi in campagna elettorale”. “Ricordiamoci che con il Superbonus abbiamo fatto il 6,7% di Pil nel 2021, abbiamo creato 900mila posti di lavoro, tagliato 1 milione di tonnellate di Co2”. “E soprattutto è una misura che si è ampiamente ripagata con i contributi diretti al 70% nelle casse dello Stato. Quando il governo parla di politica scellerata, cosa significa? Che il governo Draghi non ha tenuto i conti in ordine? E quindi ha fatto cinque decreti, distribuendo 90 miliardi a famiglie per extragettito e non doveva distribuirli per aiutare famiglie e imprese? Sono cose gravissime di cui questo governo deve rispondere agli italiani”. 

    “Passerà alla storia come il decreto vergogna” ha detto , poi, in un’intervista al Tg3.”Hanno assunto impegni precisi sia Meloni che Salvini e tutta Forza Italia per sostenere il Superbonus e adesso hanno aspettato che si votasse alle elezioni regionali e poi, il giorno dopo, volgono le spalle a famiglie e imprese”. E a chi gli chiede un commento sul fatto che il ministro Giancarlo Giorgetti abbia definito ‘scellerata’ la politica del Superbonus, Conte ribatte: “E’ scellerata la loro decisione di venir meno a impegni che hanno preso nella campagna elettorale delle politiche di difendere il Superbonus”. 

    Tajani
     

    Il Movimento 5 Stelle accusa Forza Italia di viltà ed incoerenza nella questione superbonus: “Lasciamo perdere, la responsabilità di ciò che accade e del governo Conte. Del Governo dei 5S, sono loro che non sono stati capaci a risolvere i problemi. La responsabilità è quella, siamo stati costretti a fare così”. Così il ministro degli Esteri Antonio Antonio Tajani. 

    Lollobrigida
     

    “Non vedo un grande caso. Abbiamo avuto dei provvedimenti bonus che abbiamo denunciato: il reddito di cittadinanza, il Superbonus così come è stato strutturato, cambiato in corso d’opera. E io ricordo le dichiarazioni molto forti di Draghi il 22 luglio dello scorso anno, che imputò a questa cessione dei crediti un vero e proprio disastro. Lo fece da analista politico in quella fase ma certamente esperto di numeri e noi oggi ci troviamo in una situazione che dobbiamo riparare”. E’ quanto ha osservato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. 

    “Lo si sta facendo e va tenuto conto che già ieri (giovedì, ndr)è emersa la volontà del governo di affrontare il tema tenendo conto che quello che è accaduto è economicamente e finanziariamente irragionevole e pericoloso – ha aggiunto – Da una parte va salvaguardato il mondo delle imprese, il lavoro, gli impegni assunti e dall’altra parte, tutte le degenerazioni che hanno portato a questa criticità vanno affrontate con la stessa fermezza limitando i danni per lo Stato che possono emergere, perché lo Stato siamo noi cittadini”.