Tria due miliardi di riserva se Pil cala

    Tria afferma che sussistono due miliardi di riserva se Pil cala e dichiara: è presto per parlare di manovra bis. Il ministro dell’economia Tria parla di due miliardi di riserva in caso di calo del Pil ed è piuttosto chiaro circa le correzioni ipotetiche in manovra. “Parlare di una eventuale manovra correttiva risulta alquanto prematuro a poco più di due mesi dal confronto con le istituzioni europee che hanno valutato positivamente la manovra di bilancio a seguito del negoziato”, afferma infatti il ministro dell’Economia Giovanni Tria in risposta alla recente interrogazione.
    “Sono state accantonate e rese indisponibili risorse per due miliardi di euro. Qualora dal monitoraggio dell’andamento dei conti pubblici si mostrasse coerente con gli obiettivi programmatici, al netto di maggiori entrate e dismissioni, gli accantonamenti con delibera del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Economia, possono essere resi disponibili. Questi margini di riserva appaino più che sufficienti”, ha aggiunto il ministro Tria che, peraltro, ha ribadito concetti più volte espressi di recente. Lo stesso Tria si era in diverse occasioni esposto circa la tranquillità in merito al rispetto delle scadenze programmatiche, in particolare sul Def.
    “Rispettiamo le scadenze, Def entro il 10 aprile”, ha detto ancora il ministro dell’Economia al Question Time.
    “Il documento di economia e finanza verrà presentato secondo i termini di legge”, e quindi entro il 10 aprile. Lo riafferma il ministro dell’Economia Giovanni Tria al Question time alla Camera in risposta al sollecito di Leu nella sua interrogazione parlamentare. Per il ministro, dunque ogni ipotesi d “eventuale manovra correttiva risulta prematura. Sono state accantonate e rese indisponibili risorse per due miliardi di euro”, appunto ha sottolinerato Tria. “Certamente nel prossimo Def si aggiorneranno le previsioni economiche: l’aggiornamento porterà a una valutazione e alla verifica dei saldi che saranno oggetto del confronto con l’Unione europea”. Il ministro Tria ha poi parlato di Alitalia: “Non c’è in campo il tema di una ri-nazionalizzazione di Alitalia, la soluzione non può che essere di mercato, trainata da soggetti di rilievo”.