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Tris giallorosso a Frosinone. De Rossi sbaglia e rimedia, decisive le parate di Svilar nel pt

Ammettere i propri errori è sempre segno di forza e onestà intellettuale. Lo fa in sala stampa a Frosinone Daniele De Rossi alla fine di una partita vinta per 3-0 e che ha visto i giallorossi in grande sofferenza nei primi 38’.

Salvata dalle prodezze di Svilar finalmente promosso titolare e da un magnifico gioiello tecnico del fischiatissimo Huijsen che parte dalla sua metà campo, dribbla due avversari e infila un bolide all’incrocio dei pali, la Roma porta a casa tre punti fondamentali per la rincorsa Champions.

Seconda vittoria consecutiva in trasferta (non accadeva da due anni) e quattro vittorie in cinque partite (chissà come sarebbe andata con l’Inter con Svilar in porta,,,), la squadra di De Rossi lascia stavolta la prima frazione di gioco in mano all’organizzatissima squadra di Di Francesco.

Sette cambi rispetto alla gara precedente, Dybala e Pellegrini contemporaneamente a riposo in vista del retourn match col Fejenoord di giovedì prossimo, Bove inspiegabilmente in panchina (in Europa non giocherà perché diffidato), con Cristante e Paredes a pestarsi i piedi in un nuovo e improvvisato 4-2-3-1 con Azmoun dietro l’evanescente Lukaku.

Roma non pervenuta allo Stirpe e Frosinone padrone del gioco fino alla prodezza di Huijsen che zittisce il pubblico frusinate col dito sulla bocca dopo il goal. Ammonito, verrà giustamente sostituito da De Rossi nella ripresa che vede l’uscita dal campo di Lukaku (per lui solo un tiro nello specchio della porta) e l’ingresso di Capitan Pellegrini con l’avanzamento di Azmoun in versione centravanti mobile. La stanchezza del Frosinone, una squadra più logica e il tasso tecnico di caratura superiore consentono ai giallorossi di far girare benissimo il pallone e indirizzare il match a proprio piacimento dopo il raddoppio di Azmouin al 70’ su tiro dalla distanza di Cristante non trattenuto da Turati e chiudere il match poco dopo col rigore di Paredes procurato dal vivace Baldanzi alla prima da titolare.

Ma l’immagine che rimane impressa è quella furente di De Rossi subito dopo il vantaggio dei giallorossi. Col tecnico giustamente imbestialito per la prova opaca fin lì e calmato da Mancini che gli prometteva maggior impegno. Segno evidente che il nuovo allenatore giallorosso dimostra di non accontentarsi e mette sempre il gioco al centro del suo progetto tecnico. Alzi la mano chi prevedeva 12 punti in cinque partite dopo l’esonero traumatico (più per la piazza che per la squadra) del vate Mourinho. E non veniteci a raccontare che le stesse partite le avrebbe vinte anche la precedente gestione. Basta confrontare i risultati dell’andata con le stesse avversarie per rendersene conto. Ora l’esame definitivo col Fejenoord nella gara da dentro o fuori dell’Olimpico. La qualificazione in un Olimpico esaurito garantirebbe entusiasmo illimitato e lancerebbe i giallorossi verso traguardi nemmeno immaginabili un mese fa.

Le pagelle di Frosinone – Roma 0 – 3

Svilar 7,5, Kristensen 5,5 (dal 67’ Celik 6), Huijsen 7 (dal 46’ Llorente 6), Mancini 6,5, Angelino 6 (dall’82’ Smalling ng), Paredes 6, Cristante 6, Baldanzi 6,5 (dall’82’ Aouar ng), Azmoun 6,5, El Shaarawy 6, Lukaku 5 (dal 46’ Pellegrini 6). All. De Rossi 6

Claudio Fontanini