UCRAINA – IL GIORNALISTA BIELORUSSO PAVLO SHEREMET UCCISO DA UN’ AUTOBOMBA NEL CENTRO DI KIEV. IMMEDIATA LA CONDANNA DELL’OCSE CHE VIGILA SULLA SICUREZZA DELLA STAMPA

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    Come hanno riferito gli inquirenti, la deflagrazione è stata causata da un’ingente quantità, tra i 400 e i 600 grammi, di tritolo piazzato in un ordigno rudimentale esploso al passaggio dell’auto. Così, intorno alle 7.30 di oggi, è stato ucciso Pavlo Sheremet, noto giornalista che lavorava per la testata investigativa Ukrayinska Pravda. Il giornalista – spiegano dal ministero dell’Interno ucraino – è rimasto ucciso dall’esplosione di un’autobomba comandata a distanza nel centro di Kiev. Originario della Bielorussia, 44 anni, Sheremet viveva da cinque anni in Ucraina dopo aver lasciato il suo Paese a seguito di una condanna ricevuta per la sua attività di giornalista televisivo. Anche il fondatore dell’Ukrainska Pravda, il giornalista georgiano Georgiy Gongadze, è stato rapito ed assassinato nel 2000 e la polizia non ha mai trovato i suoi killer. Immediata la condanna dell’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Coooperazione in Europa), che monitora il conflitto in corso tra l’esercito ucraino e i separatisti filo russi nell’est del Paese. “L’attacco sanguinoso di questa mattina ci ricorda che la situazione della sicurezza dei giornalisti in Ucraina deve essere affrontata in modo efficace ed urgente”, ha dichiarato Dunja Mijatovic, rappresentante Osce per la libertà di stampa.