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Un libro per Pasqua: ‘Aiutami a superare il lutto’ (Tau editrice), i consigli delle monache di Cascia, guardando alla Resurrezione

Perché Dio permette la morte? Come superare la perdita di un figlio o la vedovanza? E se l’aldilà ci fa paura?

In un mondo, quello occidentale, che spesso tende a rimuovere la condizione della morte dall’esperienza umana, in una sorta di invincibilità che la allontana, oppure spingendoci a nasconderci e vergognarci del dolore legato al lutto, le monache agostiniane del Monastero Santa Rita da Cascia – con il coraggio di chi è sempre attento e vicino ai bisogni umani – vogliono invece accompagnare coloro che vivono il vuoto della perdita.

Un libro per Pasqua con i consigli delle monache di Cascia: elaborare la mancanza, guardando alla Resurrezione, che porta tutti – credenti o meno – a fare i conti con la morte

Ed ecco così il loro nuovo libriccino ‘Aiutami a superare il lutto’ (il secondo volume della collana tascabile ‘Rita quotidiana’, curata da Tau editrice), in cui, in questo tempo di Pasqua, invitano a elaborare la mancanza, guardando alla Resurrezione, che porta tutti – credenti o meno – a fare i conti con la morte e con la possibilità di andare oltre e rinascere, come fatto da Rita stessa dopo aver perso il marito e i due figli.

Con questo volume, disponibile nelle librerie d’Italia, presso il Santuario e online anche su shop.santaritadacascia.org dopo il primo dedicato alla maternità, continua così il primo innovativo progetto editoriale del monastero, con cui le claustrali, a partire da storie vere, vogliono essere presenti nella vita dei devoti e non solo – per non lasciarli soli – attraverso i dolori e le gioie che sono parte della vita di tutti i giorni. Lo fanno in qualità di amiche, prendendo esempio da Santa Rita, considerata una “guida del cuore”, facendosi così depositarie del suo messaggio. 

Un libro per Pasqua con i consigli delle monache di Cascia: sebbene il cristiano non conosca alcuna strada che aggiri il dolore, conosce però una strada per attraversarlo, insieme al Signore

Il contenuto – Il volume appena pubblicato contiene la prefazione di Padre Giuseppe Caruso, preside dell’Istituto Patristico “Augustinianum”, e l’introduzione di Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero.

Nel testo si prova a rispondere agli interrogativi dolorosi riguardanti la morte, avendo come riferimento costante il Vangelo e l’insegnamento che, sebbene il cristiano non conosca alcuna strada che aggiri il dolore, conosce però una strada per attraversarlo, insieme al Signore.

Un libro per Pasqua con i consigli delle monache di Cascia, la Priora: “E’ sul superare che noi proviamo ad agire, sul guidare oltre il dolore chi affronta il lutto, per arrivare insieme a una rinnovata serenità”

Nel titolo abbiamo voluto usare il termine “superare”, che significa passare oltre – ha dichiarato la Priora, nella foto con il libro – un termine che quindi ha in sé il valore del passaggio a qualcosa di altro e non del fermarsi a qualcosa che è la fine. Ed è proprio sul superare che noi proviamo ad agire, sul guidare oltre il dolore chi affronta il lutto, per arrivare insieme a una rinnovata serenità. Con il suo beatissimo Transito, che è un vero e proprio passaggio dalla vita terrena a quella celeste, Santa Rita stessa ci stimola a guardare a Gesù Crocifisso e ci chiede, in questo tempo di Pasqua, di non fermarci al Venerdì Santo e alla Passione, perché l’esistenza dell’uomo non finisce con la sua morte terrena ma è la strada per la Vita Nuova”.

Un libro per Pasqua con i consigli delle monache di Cascia, Padre Caruso : “Rita ha conosciuto fino in fondo il senso di solitudine e di vuoto che il lutto scatena nell’animo umano”

Rita ha conosciuto fino in fondo il senso di solitudine e di vuoto che il lutto scatena nell’animo umano – scrive Padre Caruso nell’introduzione – però, anche in quel momento, si è rivolta a Cristo: nel suo Signore, che per amore dell’umanità ha sperimentato la croce e l’abbandono, ha trovato l’amico al quale confidare la sua pena e la certezza di non essere mai sola”.

‘Rita quotidiana’ – La collana vuole essere un percorso al fianco di ogni persona, rimanendo al passo con la società e le sue trasformazioni.

Il prossimo volume, che sarà pubblicato entro il 2024, sarà dedicato alla preghiera, a conclusione stessa dell’Anno della Preghiera, voluto da Papa Francesco, che la considera “il respiro della fede”, in preparazione al Giubileo del 2025. Saranno quindi affrontati, a seguire, temi quali famiglia, carità, malattia, solitudine.

Monastero Santa Rita da Cascia, chi siamo…

È il luogo storico dove Santa Rita (1381-1457), considerata la Santa dei casi impossibili, visse 40 anni come monaca agostiniana. Oggi, come ieri, le monache agostiniane che vi sono ospitate esprimono la propria consacrazione a Dio attraverso il silenzio, la preghiera, le attività di cura degli spazi, tra cui l’orto, il pollaio e le arnie, e un quotidiano servizio al prossimo, quali il Ministero della Consolazione e le opere di carità. a partire dal progetto di accoglienza dell’Alveare, ideato nel 1938 da Beata Maria Teresa Fasce, la storica Badessa che ha trasformato il volto di Cascia e reso mondiale il culto di Santa Rita. Nel 2012, per rendere più strutturata e sostenibile la loro carità, le monache hanno  creato la Fondazione Santa Rita da Cascia, che oggi opera per sostenere i più fragili non solo in Italia ma in tutto il mondo, tra Filippine, Africa, Perù e Libano.

Per maggiori informazioni santaritadacascia.org

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Max