Home SPORT US Open, Federer: “I record? A volte mi mettono pressione”

US Open, Federer: “I record? A volte mi mettono pressione”

Il suo US Open era iniziato col fiatone, con la vittoria sofferta contro Sumit Nagal. Il seguito del torneo ha però raccontato di un Federer sempre al top, anche negli ottavi di finale contro David Goffin, superato con un convincente 6-2, 6-2, 6-0. Il fuoriclasse svizzero vola così ai quarti di finale del grande slam e racconta tutta la sua gioia in conferenza stampa.

A volte capitano questi risultati. Puoi avere una buona giornata, a differenza del tuo avversario, e le cose vanno via molto velocemente. Probabilmente ha pagato il grande inizio ed io sono riuscito a trovare il giusto ritmo dopo un po’. Sono stato capace di trarre vantaggio da questa situazione. Vincere così velocemente un match di ottavi di finale è importante, sono molto felice”.

Federer: “Il mio obiettivo è arrivare sempre in fondo

I numeri di Federe sono in continuo aggiornamento e dipingono lo svizzero a caratteri cubitali nel firmamento dei più grandi sempre. “Il Re” ha infatti conquistato il suo 56° quarto di finale in un Major, che lo avvicina ad un altro record: “A volte queste cose mi motivano, altre volte meno. Può capitare che mi creino tanta pressione e che non mi diverta a giocare. È speciale essere in grado di giocare per battere questi record. Poter giocare il mio 56° quarto di finale Slam mi lascia una grande sensazione.

Il mio obiettivo è arrivare sempre in fondo. Negli anni ‘80, quando ho iniziato a giocare, le persone non parlavano mai dei record. Questo è un nuovo fenomeno che si è generato grazie ai social network ed alla stampa. Dato che tutto è diventato più professionale, ora si parla molto di numeri e record. A volte mi hanno aiutato, ma cerco di ricordare a me stesso che quello che accade in campo è la cosa più importante”, ha concluso Federer.