Via della Seta, Xi Jinping: progetto verde e sostenibile

    Le parole di Xi Jinping sulla Via della seta strizzano l’occhio al mondo. Il presidente della Cina parla di una svolta in senso di una Via della Seta “pulita, verde, multilaterale e sostenibile sul palco del gigantesco National convention center, situato nel quartiere olimpico di Pechino, in occasione dell’inaugurazione ufficiale della seconda edizione del Belt and Road Forum. Xi Jinping ha fatto il suo discorso al cospetto di 37 capi di Stato e di governo. fra cui Vladimir Putin a Alexis Tsipras ma anche Giuseppe Conte. In uno speech di 40 minuti il presidente ha risposto alle critiche internazionali, e in particolare a quelle statunitensi verso la Via della seta, un progetto visto come egemonico e che promette di favorire soltanto la politica e l’espansione economica cinese, lasciando in eredità ai Paesi “beneficiari” ingenti debiti. 

    Via della Seta, anche il premier Giuseppe Conte presente al Forum

    Si apre così la seconda fase del progetto della Via della Seta, con il comunicato congiunto del Forum sul quale anche il premier italiano Giuseppe Conte apporrà la sua firma (unico leader del G7 presente). Tante però le perplessità ancora da risolvere in merito al progetto cinese, uno su tutti, lo spettro della corruzione. “Dobbiamo operare alla luce del sole e combattere la corruzione con tolleranza zero”, ha sottolineato Xi Jinping. “Dobbiamo aderire ai concetti di apertura, sostenibilità ambientale e pulizia (…). Costruire infrastrutture di alta qualità, sostenibili, resistenti ai rischi e a un prezzo ragionevole aiuterà i Paesi a utilizzare a pieno le loro risorse”. Posizione corroborata anche dall’intervento di due degli ospiti del Forum, il premier pachistano Imran Khan e quello malese Mahathir Mohamad: entrambi, dopo aver contestato il costo dei progetti Belt and Road siglati dai rispettivi predecessori, accusandoli più o meno esplicitamente di essersene intascati una parte, hanno chiesto e ottenuto da Pechino sconti e revisioni.