‘IL SISMA NON UCCIDE, UCCIDONO LE OPERE DELL’UOMO’, LA DURA OMELIA DEL VESCOVO DI RIETI, PRESENTI LE PIÙ ALTE CARICHE DELLO STATO ALLE ESEQUIE DI AMATRICE. INTANTO NUOVE SCOSSE

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    “Laricostruzione non sia una querelle politica o sciacallaggio, ma faccia rivivere la bellezza di cui siamo custodi. Il terremoto non uccide, uccidono le opere dell’uomo”. Un’omelia lucida, poco prosaica e decisamente ‘ragionata’ quella del vescovo di Rieti Mons. Domenico Pompili, che ha raccolto larghi consensi tra gli intervenuti ad Amatrice per dare l’ultimno saluto alle vittime locali del terribile sisma.  In un’atmosfera densa di commozione, accompagnate dalle voci del coro, centinaia di persone hanno alzato gli occhi fuori della tensostruttura allestita nel cortile del complesso don Minozzi, sotto cui erano distesele 28 bare, disposte di fronte a un altare montato proprio in fondo sotto un grande crocifisso e la statua della Madonna della Neve. Nel cielo sparivano come simbolici fiori, nuvole di palloncini bianchi, distribuiti ai bambini. Alle esequie solenni erapresente il premier Matteo Renzi, che arrivando si è fermato a salutare tutti i volontari della protezione civile, dei vigili del fuoco, gli uomini dell’esercito, della croce rossa, che lo attendevano all’ingresso della tensostruttura. “Il governo c’è e non lascerà soli gli sfollati – ha tenuto a ribadire il premier sottolineando tra l’altro che “I soldi ci sono, garantisco il ritorno alla comunità”. Presente anche ilcapo dello Stato Sergio Mattarellache ha ascoltato in piedi gran parte dei funerali per poi prendere posto nella prima fila subito dopo le bare e i parenti delle vittime. Al suo fianco Pietro Grasso e Laura Boldrini: “Sono davvero colpita da tutta questa gente che c’è qui, noi faremo tutto il possibile per aiutarli è doveroso farlo”, ha detto la presidente della Camera. Gli chalet di legno prima dell’inverno sono fattibili per gli sfollati? “Speriamo, ma ci sono dei tempi per fare tutto”, ha replicato, aggiungendo: “Non li lasceremo soli”. Ad ascoltare l’omelia del vescovo di Rieti, doversi rappresentanti politici, venuti anche da lontano, come il primo ministro rumeno perché tra le vittime del sisma risultano molti suoi connazionali. I politici e le cariche dello Stato dunque sono stati sistemati ’un passo indietro’ rispetto ai familiari delle vittime del sisma. L’unico simbolo istituzionale era la corona del presidenza della Repubblica posta al lato dell’altare. Tra gli esponenti politici c’erano anche il sindaco di Roma Virginia Raggi, il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, i vicepresidenti della Camera Simone Baldelli, Roberto Giachetti e Marina Sereni. C’era pure Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra italiana a Montecitorio. Dicevamo dell’omelia di mos, Pompili. Il vescovo di Rieti ha tenuto ad osservare nel corso di un passaggio che, “A dire il vero il terremoto ha altrove la sua genesi. I terremoti esistono da quando esiste la terra e l’uomo non era neppure un agglomerato di cellule. Senza terremoti non esisterebbero le montagne, forse neppure l’uomo. Il terremoto non uccide. Uccidono le opere dell’uomo”. Da qui l’appello del presule: “Laricostruzione non sia una querelle politica o sciacallaggio, ma faccia rivivere la bellezza di cui siamo custodi”. Poi l’invito di Pompili a non abbandonare queste terre perché, “disertare questi luoghi sarebbe ucciderli una seconda volta”. Poi congedando i fedeli, Pompili ha voluto salutare “Qui accanto a me – ha indicato il vescovo – mons Konrad, che per espresso desiderio di Papa Francesco consegnerà a tutte le famiglie una corona.Ringraziamo il Papa e lo aspettiamo”. Terminati i funerali, Mattarella si è intrattenuto a lungo a salutare e confortare i familiari che hanno perso i loro cari: “Coraggio siamo con voi, non vi abbandoniamo, non abbiate questo timore”, ha detto ai familiari stringendogli le mani e abbracciandoli. E mentre Amatrice si preparava al doloroso addio ai suoi concittadini, dalla mezzanotte l’Ingv ha registrato ben 16 scosse: da quelle ‘più leggere’ di magnitudo 2.0, fino alla più forte (con epicentro nei pressi di Norcia) di magnitudo 3.4, registrata alle 2.35. Ad oggi Rete sismica nazionale dell’Ingv ha localizzato complessivamente 2553 scosse. L’istituto ha spiegato che sono stati 129 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 12 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0, quello di magnitudo 5.4 avvenuto il 24 agosto alle ore 4.33 italiane nella zona di Norcia (Perugia).Hanno invece avuto luogo stamane alle 11 a Roma, nella chiesa di San Giovanni Crisostomo, le esequie del maresciallo Giampaolo Pace, morto nel crollo dell’abitazione di famiglia ad Accumoli. Ai funerali parteciperanno oltre al comandante generale dell’Arma, Tullio Del Sette, numerosi magistrati con i quali nel corso degli anni la vittima aveva lavorato.

    M.