‘IN MALATTIA DOVRANNO ESSERE TUTTI REPERIBILI PER ALMENO 7 ORE’, BOERI ANNUNCIA LE NUOVE MISURE ALLO STUDIO DELL’INPS. L’INDENNITÀ DI ACCOMPAGNO SOLO AI REDDITI PIÙ BASSI

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    “Armonizzate ed estese: almeno 7 ore per tutti i lavoratori, pubblici e privati”, così il presidente dell’Inps, Tito Boeri, sullefasce di reperibilità per malattia, intervenendo nel corso di un convegno alla Camera. “L’armonizzazione e l’estensione servono asvolgere i controlliin modo efficiente, a ridurre le spese e a gestire al meglio i nostri medici”, e  l’Istituto di Previdenza, spiega Boeri, “è pronta” ad assumere il nuovo ruolodelineato dal testo unico sul pubblico impiego che assegna all’istituto nuove responsabilità sui controlli per malattia. A patto però, che si assegnino all’Ente nuove risorse. Siamo pronti a prenderci in carico le nuove responsabilità ma servono nuove risorse perché è impensabile agire a risorse date”, di qui, prevede il presidente,  “nasceranno sicuramente dei forti risparmi”. Poi Boeri ha spiegato che urge stringere i controlli sui permessi consentiti dalla legge 104 considerando, dice, chesulla 104 si spendono 3 miliardi l’anno: “E non sono pochi”. Del resto, tra i permessi presi dei lavoratori pubblici e privati, le differenze “sono molto forti”: i lavoratori pubblici usufruiscono di 6 giornate per dipendente, quelli privati invece si attestano a un giorno e mezzo. “Sempre nel settore pubblico ci sono differenze molto forti tra gli stessi comparti che non si spiegano con l’età dei soggetti e che farebbero pensare a potenziali forme di abuso”. Boeri propone anche di destinare l’indennità di accompagno, prevista per le invalidità più elevate, solo ai redditi più bassi: “I 512 euro al mese erogati per le indennità di accompagno non sono sufficienti a coprire le esigenze delle famiglie. Bisogna dunque porsi l’obiettivo di graduare i trasferimenti in base alle capacità reddituali delle famiglie, dando priorità ai redditi più bassi a discapito dei redditi più alti che possono pagare l’assistenza”.

    M.