‘L’OBIETTIVO È DI EVITARE CHE LE DIFFICOLTÀ SI TRASFORMINO IN VERE EMERGENZE SANITARIE’, GENTILONI SUL VIA LIBERA AI VACCINI OBBLIGATORI A SCUOLA GIUNTO OGGI DAL CDM

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    “L’evasione dell’obbligo dei vaccini comporterà l’impossibilità di iscriversi al sistema 0-6 che precede la scuola dell’obbligo e per partecipare alla scuola dell’obbligo la mancanza di documentazione produrrà sanzioni che sono dalle 10 alle 30 volte maggiori di quelle esistenti. Non si tratta di emergenza ma di una preoccupazione alla quale intendiamo rispondere”. Così il premier Paolo Gentiloni, commentando il via libera giunto oggi dal Consiglio dei ministri al decreto che introduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola. Dunque da oggi è operativo il decreto legge ’Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale’, proposto dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Il primo obiettivo del decreto era superare le difformità a livello regionale e dare un’unica linea di indirizzo. Abbiamo allargato a 12 le vaccinazione obbligatorie per l’iscrizione a scuola nella fascia da 0 a 6 anni”, ha spiegato il ministro della Salute. Come ha poi aggiunto ancora Gentiloni, “Si era creata una differenza tra vaccini obbligatori e raccomandati, abbiamo sentito l’esigenza di rafforzare il numero di quelli che devono essere obbligatori. E presto anche morbillo e meningite diventeranno obbligatori. Le sanzioni esistenti venivano scarsamente applicate o avevano uno scarsissimo potere di deterrenza – ha aggiunto il premier – L’aumento delle sanzioni sarà graduale, per questo diciamo da 10 a 30, perché il sistema sanzionatorio avrà tra gli obiettivi quello di informare, aggiornare e coinvolgere le famiglie e non solo di stabilire sanzioni”. Quindi Gentiloni ha tenuto a ringraziare pubblicamente i ministri Lorenzin e Fedeli, ed il sottosegretario Boschi, “che hanno lavorato per la definizione di un decreto che penso sia una scelta importante che qualifica l’attività di governo nel campo della protezione della salute. l’obiettivo è di evitare che le difficoltà si trasformino in vere emergenze sanitarie. Ci troviamo di fronte alla constatazione del fatto che nel corso degli anni la mancanza di misure appropriate e il diffondersi anche di comportamenti e teorie antiscientifiche hanno provocato un abbassamento dei livelli di protezione dal punto di vista dei vaccini. Inoltre negli ultimi mesi – ha poi concluso – ci sono state diverse decisioni di alcune regioni, il governo sente l’esigenza e il dovere di dare un indirizzo e un orientamento generale”.

    M.