‘OSTRUZIONE ALLA GIUSTIZIA’, NELL’AMBITO DEL ‘RUSSIAGATE’, IL ‘WASHINGTON POST’ ANNUNCIATO CHE IL PROCURATORE HA APERTO UN’INDAGINE NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE TRUMP

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    ‘Ostruzione alla giustizia’,un reato gravissimo (lo stesso nell quale incappò Nixon), che porterebbe dritto all’impeachment.Altro che ‘Beatiful’, ha ormai assunto gli aspetti ‘seriali’ di una telenovela il cosiddetto ‘Russiagate’ il quale, negli States continua a tenere banco con quotidiani colpi di scena. Oggi infatti il sempre puntuale ‘Washington Post’ ha annunciato che Robert Muller, procuratore speciale per ilRussiagate, ha aperto un’indagine nei confronti del presidente Trump ‘per possibile ostruzione alla giustizianel caso delle interferenze russe nel voto del novembre scorso’. E in proposito, anticipa ancora il quotidiano newyorkese, alcuni tra gli investigatori diretti dall’ex capo dell’Fbi, sarebbero intenzionati ‘a parlare’ con importanti funzionari dell’intelligence Usa. In un passaggio dell’articolo del ‘Post’ si legge infatti che, “Il procuratore specialesta ascoltando alti funzionari di intelligence nel quadro della nuova e più ampia inchiestache ha promosso e che vedrebbe ora coinvolto Trump”. Dunque, se fino ad oggi l’inchiesta dell’FBI verteva sulla ricerca di prove rispetto a un eventuale coordinamento tra la campagna del Tycoon e Mosca, con la decisione di Mueller di ‘concentrarsi’ sulla condotta del presidente, cambia tutto. Inoltre, il quotidiano americano spiega che, l’indagine per ostruzione alla giustizia a carico di Trump, sarebbe iniziata qualche giorno dopo il licenziamento di Comey. E sarebbero cinque le persone (su un eventuale ‘totale’ sconosciuto), messe a conoscenza dei fatti, tra quanti hanno accettato di essere ascoltati – ovviamente ‘in segreto’ – dagli uomini del procuratore Mueller. Il ‘Post’ ha Daniel Coats (direttore dell’NSA), l’ammiraglio Mike Rogers (capo della National Security Agency), ed il vice – dimessosi da poco – Richard Ledgett. Dunque un repentino ed eclatante colpo di scena che riaffonda letteralmente il presidente Trump, in seguito alla cui rivelazione diffusa dal ‘Washington Post’, Mark Corallo – portavoce del legale di Trump, Mark Kasowitz – ha esordito parlando di “una fuga di notizie oltraggiosa. La fuga di notizie dell’Fbi riguardante il presidente è oltraggiosa, non scusabile ed illegale”.

    M.