‘SARÀ UN LUNGO LAVORO’: MENTRE ANAS E PROVINCIA SI RIMPALLANO LE RESPONSABILITÀ SI CONTINUA A ‘RIPULIRE’ SENZA SOSTA SULLA STATALE 36 DOPO IL CROLLO DEL CAVALCAVIA

    C_2_articolo_3038887_upiImagepp.jpg (597×336)

    All’indomani della terribile tragedia che sarebbe potuta costare un numero molto più elevato di vittime (il bilancio ufficiale parla di un morto e 4 feriti), il tir e il cavalcavia crollati sulla strada statale 36 in provincia di Lecco sono ancora lì. Perché per la loro rimozione in sicurezza, è fondamentale prima rimuovere ogni maceria e, da ore, prosegue quindi senza sosta il lavoro dei vigili del fuoco, polizia stradale e tecnici dell’Anas impegnati da ieri sera. Per tutta la notte, i vigili del fuoco hanno assistito alle operazioni di taglio delle travi del cavalcavia da parte delle ditte specializzate. “E’ tutto come ieri, il Tir è ancora al suo posto, sarà un lungo lavoro”, spiegano dalla centrale della polizia stradale di Lecco. La strada statale 36 resta chiusa, tra i comuni di Cesana Brianza e Annone. E mentre c’è chi lavora per illudersi di tornare alla normalità, è invece iniziato lo scambio di reciproche accuse da parte di Anas e della Provincia di Lecco. Ricostruendo l’accaduto, l’Anas ha evidenziato che – tre ore prima dal collasso della struttura – dopo che alcuni calcinacci si erano staccati dal ponte crollato, il responsabile dell’Anas del tratto stradale aveva chiesto alla Provincia di Lecco di chiudere la statale e deviare il traffico. Ma la Provincia ha richiesto un’ordinanza formale da parte di Anas, procedura che implica un’ispezione visiva da parte del capocentro Anas, il quale “si è attivato subito, ma proprio mentre giungeva sul posto il cavalcavia è crollato”. Così l’Anas ricostruisce i momenti che hanno preceduto il crollo del ponte. Come riferito dal cantoniere addetto alla sorveglianza del tratto della strada statale 36, l’Anas ha riportato che “già attorno alle ore 14, avendo constatato il distacco di alcuni calcinacci dal manufatto, ha disposto immediatamente la loro rimozione e la parzializzazione della Ss36 in corrispondenza del cavalcavia”. Subito dopo il cantoniere, “in presenza della polizia stradale, ha contattato gli addetti alla mobilità della Provincia di Lecco”, responsabile della viabilità sul cavalcavia, e li ha “ripetutamente sollecitati alla immediata chiusura della strada provinciale Sp49 nel tratto comprendente il cavalcavia”. Gli addetti della Provincia, continua Anas, “hanno richiesto un’ordinanza formale da parte di Anas che implicava l’ispezione visiva e diretta da parte del capocentro Anas, il quale si è attivato subito, ma proprio mentre giungeva sul posto il cavalcavia è crollato”. Dal canto suo, intervistato dall’AdnKronos, il presidente della Provincia di Lecco, Flavio Polano, sostiene che “La manutenzione del ponte spetta ad Anas perché di loro proprietà. Alla Provincia di Lecco, compete solo la gestione dell’asfalto del tratto provinciale. Ho letto la nota diffusa da Anas – ha puntualizzato Polano – stiamo verificando con il personale degli uffici della Provincia e non è proprio come dicono loro”. Ed il dirigente del Settore Viabilità e Infrastrutture della Provincia di Lecco, l’ing. Angelo Valsecchi, ribadisce all’Adnkronos che “La proprietà del manufatto è dell’Anas”, aggiungendo che la possibile chiusura della strada in seguito di una caduta di calcinacci, Valsecchi sottolinea che “avrebbero dovuto dirlo loro”.