‘UN AGGIUSTAMENTO LIMITATO ALLO 0,3%, CI CONSENTIREBBE DI PROSEGUIRE NELLA POLITICA ECONOMICA FINALIZZATA A UNA COSTANTE RIDUZIONE DEL RAPPORTO DEFICIT/PIL’, PADOAN CHIEDE ALLA UE SCONTO DI 9 MLD

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    Con una riduzione da 0,8 a 0,3 punti di deficit, lo ’sconto’ rappresenterebbe circa 9 mld sulle misure che saranno adottate nella prossima Manovra, perché un aggiustamento dei conti, per altro già preannunciato attraverso un richiesta indirizzata dall’Italia alla Commissione europea, sarebbe al di sotto dello 0,8% già approvato dal Parlamento. Dunque, ha scritto il ministro dell’Economia alla Commissione Ue, motivando la richiesta di sconto, l’aggiustamento strutturale dei conti pubblici, sarà pari allo 0,3 per cento del pil. Ciò, spiega Padoan, significherebbe anche una stima sul deficit che supererebbe l’1,2% del pil indicato nell’ultimo Def, in virtù del ridimensionamento della correzione. Nello specifico, nella lettera inviata al vicepresidente Valdis Dombrovskis ed a Pierre Moscovici, commissario agli Affari economici e monetari, il nostro ministro illustra come un aggiustamento limitato allo 0,3%, permetterebbe al governo italiano di proseguire nella politica economica che tra 2014 e 2017 ha assicurato una costante riduzione del rapporto deficit/pil (0,3% di pil per anno) e la stabilizzazione del rapporto debito/pil, e al tempo stesso sostenendo l’economia passata dallo 0,1% del 2014 allo 0,9% del 2016 e attesa all’1,1% nel 2017. “Fin dal 2014 il governo italiano è stato impegnato negli sforzi per tenere il rapporto debito-pil sotto controllo – scrive Padoan – Questo rapporto si è stabilizzato de facto grazie a sforzi fiscali di lungo periodo che virtualmente non hanno uguali nella zona euro fin dall’inizio della crisi economica e finanziaria soprattutto rispetto all’entità del surplus primario conseguito. Il governo italiano, intende proseguire lungo questo percorso, con un equilibrio adeguato tra il rafforzamento della ripresa in corso e della sostenibilità fiscale. Si tratta di un sentiero stretto viste le attuali condizioni macroeconomiche, ma un consolidamento fiscale più stringente comprometterebbe la ripresa e metterebbe a rischio la coesione sociale. Con questa strategia in mente, vi informo che il governo intende procedere ad un aggiustamento del saldo strutturale pari allo 0,3 del pil nel 2018. Si tratta di uno sforzo sostanziale che consentirà di ridurre ulteriormente il deficit e di garantire un calo del rapporto debito-pil”. Dunque, aggiunge infine Padoan, l’attuale ripresa “potrà beneficiare di tale equilibrio della posizione fiscale e di una strategia strutturale in gran parte in linea con il pacchetto pubblicato dalla Commissione nei giorni scorsi”.

    M.