‘UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA’ AD ORLANDO: IMPIEGATO ‘RANCOROSO’ IRROMPE NELLA SUA AZIENDA ED APRE IL FUOCO: 5 MORTI. UN ANNO FA LA STRAGE AL LOCALE GAY CON 49 MORTI

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    Ad Orlando la ferita è ancora aperta: il prossimo 12 giugno infatti una larga comunità di persone si appresta a celebrare l’anniversario della grave sparatoria avvenuta lo scorso anno all’interno del rinomato locale gay ‘Pulse club’, dove rimasero uccise ben 49 persone. Un fatto gravissimo, da allora ricordato la più grave sparatoria di massa della storia del paese. Un anno dopo però, poco o nulla sembra essere cambiato in termini di prevenzione: qui è infatti ancora possibile acquistare armi come fossero caramelle, per poi potersele dietro come nulla fosse. Non c’è dunque di che meravigliarsi se poi a qualcuno, in un raptus mentale, venga in mente di ‘vendicare’ rancori o diritti personali. Esattamente come accadde al protagonista della celebre pellicola (interpretata da un magnifico Michael Douglas), ‘Un giorno di ordinaria follia’, è accaduto che – sedimentati rancori a sufficienza – un impiegato abbia deciso di far pagare ai colleghi e alla sua azienda i torti subiti. L’uomo ha fatto così irruzione in un edificio sito all’interno del un parco industriale di North Forsyth Road ed ha aperto il fuoco all’impazzata. Come hanno poi riferito ai media gli ufficiali della polizia locale, sarebbero almeno cinque morti, più l’omicida stesso. Al momento non è chiaro se questi si sia suicidato o sia stato ucciso dagli agenti. Il quotidiano ’Orlando Sentinel, ha riferito che al momento della sparatoria sul luogo si trova un funzionario della joint terrorism task force dell’Fbi, perché di questi tempi è bene ‘pensarle tutte’.

    M.