’L’ho fatto per difendermi’, folla applaude Pacini

    Ha trovato ad accoglierlo, davanti alla sua ditta, un piccola folla di amici e conoscenti: ha fatto ritorno a Monte San Savino, in provincia di Arezzo, il gommista Fredy Pacini che due notti fa ha ucciso uno dei ladri che si era introdotto nella sua attività. Ben 38 furti in solo un anno, l’esasperazione la stanchezza, ma anche tanta paura. Ed p proprio questo che ha voluto sottolineare Fredy Pacini che, attraverso il suo avvocato, ha voluto far sapere che ha agito “con legittima difesa a tutti gli effetti”. Al suo arrivo, amici e conoscenti lo hanno salutato con applausi e grida di incoraggiamento: “Bravo Fredy, bravo”.
    Da indagato, con l’ipotesi di eccesso colposo di legittima difesa, Pacini è “perfettamente tranquillo e con la coscienza a posto – ha detto il suo legale, Alessandra Cheli – Ovviamente è costernato e dispiaciuto per quanto accaduto”. Il 57enne, che negli ultimi tempi ha subito ben 38 furti, la notte del 27 novembre scorso ha sparato, uccidendolo, 5 colpi contro un 29enne moldavo. L’iscrizione nel registro degli indagati di Pacini, ha spiegato l’avvocato Cheli, è un “atto dovuto e giusto perché c’è da accertare un fatto, ci sono delle indagini in corso. L’indagine è doverosa e si attendono le risultanze con assoluta serenità”. Pacini, in accordo con l’avvocato Cheli e il suo collega Giacomo Chiuchini, ha chiesto di essere interrogato dal pm titolare del fascicolo di indagine, il sostituto procuratore Andrea Claudiani. “Per rispetto delle istituzioni e dell’autorità giudiziaria, in attesa di rendere l’interrogatorio” Pacini non rilascerà dichiarazioni personalmente alla stampa e ai mezzi di informazione, ha precisato Cheli. Il gommista ha però ringraziato, tramite il suo legale, “tutti coloro che hanno espresso solidarietà e vicinanza”. Fredy Pacini, così racconta chi lo conosce bene, ha due soli interessi nella vita: il lavoro e la famiglia. E’ sposato e con due figlie, una maestra e l’altra lavora con lui nella ditta. E’ una persona rispettata e da tutti conosciuta a Monte San Savino, anche per le sue recenti traversie legate a continui raid dei ladri. Secondo i suoi legali, la reazione di Pacini va inquadrata in uno stato psicologico “dirompente”, un commerciante che da tempo viveva “una situazione insostenibile”, dopo ben 38 tra furti tentati e realizzati, non tutti però denunciati alle forze dell’ordine. Per Fredy Pacini sono giorni “terribili”, peraltro con il suocero ricoverato in ospedale in fin di vita: la scorsa notte sua moglie non era con lui nella casa sopra il magazzino, perché era al suo capezzale.