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Covid Italia, continuano ad aumentare contagi, ricoveri e morti, rivela il monitoraggio condotto dalla Fondazione Gimbe

Puntuale, come ogni settimana, il giorno prima dell’aggiornamento dei dati relativi all’andamento della curva epidemiologica del Paese da parte della Cabina di regia, ecco il monitoraggio condotto dalla Fondazione Gimbe.

Un monitoraggio (relativo alla settimana 8-14 dicembre) che, purtroppo, continua a confermare il presente trend relativo all’aumento dei contagi e, soprattutto, anche dei ricoveri ospedalieri.

Gimbe: anche se di poco, la maggior parte delle regioni hanno già ‘sforato’ la soglia del tasso di criticità negli ospedali

Altro settore critico, in grado di determinare l’entità della criticità della situazione nel Paese, quello ospedaliero. Ebbene, qui, rivela il Gimbe, sono abbastanza evidenti le differenze che, per tasso di occupazione ospedaliera, distinguono una regione dall’altra. Ad esempio, se la Provincia Autonoma di Bolzano supera la soglia del 15% in area medica (siamo al 17,2%), e del 20% in area critica (oggi la 22%); ecco che le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica risultano superate in Calabria (19,4% area medica e 11,0% area critica), Friuli-Venezia Giulia (24,5% area medica e 16,0% area critica), Liguria (17,0% area medica e 12,2% area critica) e Provincia Autonoma di Trento (19,7% area medica e 20,0% area critica).

Pr quel che riguarda invece l’area medica, solo la Val D’Aosta (21,2%), regge sopra la soglia del 15%, con invece Emilia-Romagna (10,3%), Lazio (12,0%), Marche (14,4%), Molise (10,3%) e Veneto (13,3%), nell’ambito dell’area critica superano la soglia del 10%.

Gimbe: aumentano ancora i casi (+17,8%), i decessi  (+18,8% ), e le terapie intensive (+11,2%)

Dunque, rivela il report stilato dalla Fondazione, stavolta sono stati registrati altri 124.568 nuovi casi (+17,8%), rispetto ai precedenti 105.771, altri 663 decessi (+18,8% ) contro i 558 precedenti. Stessa ‘media’ anche in relazione ai nuovi positivi (297.394 Vs 240.894), alle persone in isolamento domiciliare (289.368 Vs 234.040), che segnano un +23,6%, ai ricoverati con sintomi (7.163 vs 6.078), e per quel che riguarda le terapie intensive (863 vs 776), è stato registrato un +11,2%.

Cartabellotta (Gimbe): “I nuovi contagi sono passati dai 2.456 del 15 ottobre ai 17.795 registrati lo scorso 14 dicembre”

Come commenta il presidente del Gimbe, Nino Cartabellotta, ”Da due mesi continuano ad aumentare i nuovi casi con una media mobile a 7 giorni che passa da 2.456 il 15 ottobre a 17.795 il 14 dicembre”. Oltretutto (da 3,6% a 23,9%), salgono anche i rapporti positivi/persone testate  ,mare, nel caso del rapporto fra positivi/tamponi molecolari è da 2,4% a 9,5% con, infine, quello positivi/tamponi antigenici rapidi da 0,07% a 0,81%.

Gimbe: in una settimana registrato un + 5,8% di nuovi vaccinati. Preoccupano i circa 6,4 mln di persone mai vaccinate

Riguardo invece la situazione vaccinale, riferisce il Gimbe, nella settimana compresa fra il 6 ed il 12 dicembre, c’è da segnalare che le prime dosi sono salite a 236.606, contro le 223.116 della settimana precedente (+5,8%). Preoccupa però, e non poco, il fatto che nel paese vi sono ancora circa 6,4 milioni di persone che non hanno mai fatto nemmeno una dose di vaccino. Tra questi c’è apprensione per  qualcosa come 2,45 milioni di over 50 a ‘elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione’, e per quel 1,02 milioni composto dalla fascia 12-19 anni, che concorre a far aumentare la circolazione del coronavirus nelle scuole.

Gimbe: il 77,6% degli italiani è immunizzato, mentre in 47.696.102 hanno ricevuto soltanto una dose del vaccino

Nello specifico di quanti vaccinatisi, al 15 dicembre risulta che ha ricevuto almeno una dose l’80,5% della popolazione (47.696.102), dunque in una settimana costato un incremento pari a +218.456 mentre, il 77,6% (45.975.355 di italiani), ha invece completato il ciclo vaccinale, dunque +144.773 rispetto alla settimana precedente. Inoltre, spiega ancora il Gimbe in relazione alla settimana dal 6 al 12 dicembre, oltre che il numero di inoculazioni (3.272.324), per una media mobile a 7 giorni superiore alle 460 mila somministrazioni/die: vanno crescendo anche le terze dosi (+8,8%), toccando le 2.903.412 dosi e, riguardo ai nuovi vaccinati, qui l’aumento è pari al 5,8% (236.606).

Gimbe: escluse Friuli, Bolzano e Molise, ovunque salgono i casi. Ben 26 province hanno un’incidenza di 250 casi ogni 100mila abitanti

Il monitoraggio condotto autonomamente dalla Fondazione Gimbe non poteva certo non misurare la situazione delle single regioni e delle province autonome. Dunque, rivelano i ricercatori, escluse Friuli-Venezia Giulia, Molise e Provincia Autonoma di Bolzano, in tutte le altre regioni è stato invece registrato un incremento percentuale dei nuovi casi, tra quelle maggiormente interessate da questo fenomeno Abruzzo (4,4% ), e Basilicata (94,8%). Riguardo poi la ‘famosa’ incidenza rispetto ogni 100mila abitati (che non dovrebbe superare i 50), purtroppo in ben 26 province, siamo invece ben sopra, addirittura con oltre 250 casi per 100mila abitanti. E il caso di Trieste (601), Treviso (573), Bolzano (568), Padova (552), Vicenza (541), Imperia (450), Venezia (434), Rimini 411), Verbano-Cusio-Ossola (361), Pordenone (346), Gorizia (332), Forlì-Cesena (330), Ravenna (321), Verona (320), Rovigo (298), Aosta (290), Savona (288), Ferrara (287), Belluno (286), Reggio nell’Emilia (285), Bologna (268), Varese (267), Trento (265), Monza e della Brianza (260), Mantova (253) e Biella (252).

Max