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    Mostre: la due giorni del MAXXI di Roma, dalla danza butō a Pasolini raccontato da Massimo Recalcati

    Prosegue la settimana di eventi al MAXXI di Roma: domani, giovedì 6 ottobre alle 18 si parla di architettura e delle potenzialità di un materiale, il ferrocemento inventato da Pier Luigi Nervi, all’insegna della sostenibilità ambientale ed economica. The architecture of ferrocement. Beyond Nervi è il titolo dell’incontro con Anupama Kundoo, architetta di origine indiana i cui progetti sono esposti nella mostra Buone Nuove. Donne in architettura (al MAXXI fino al 23 ottobre) che sarà introdotta da Pippo Ciorra, Senior Curator del MAXXI Architettura e curatore della mostra.  Anupama Kundoo è un caso esemplare del cambiamento in atto nelle geografie di genere in architettura: cresciuta a contatto con le esperienze urbane radicali di Auroville in India, laureata a Mumbai, ha sviluppato un metodo di lavoro capace di tenere insieme la sua attenzione ai materiali e alle tecniche proprie della tradizione indiana con la capacità di parlare in modo efficace e attuale al pubblico globale dell’architettura.

    La sua ricerca si basa sulla sostenibilità ambientale ed economica e sulla reinterpretazione della tradizione.

    è presente con un focus sull’uso del ferrocemento per costruzioni prefabbricate come le Full Fill Homes, le Light Matters Housing, il Loo Cafè per Water Loop e l’Easy WC.

    Domani, venerdì 7 ottobre, in calendario un doppio appuntamento: alle 18:30, secondo incontro del ciclo Il corpo eretico. La danza butō dalla nascita a oggi, a cura di Maria Pia D’Orazi, in occasione della mostra TOKYO REVISITED. Daido Moriyama con Shomei Tomatsudedicato questa volta a Identità e appartenenza.

    Negli anni Settanta il butō si sviluppa in un vero e proprio genere, proliferano compagnie e danzatori solisti.

    Il lavoro di Tatsumi Hijikata si allontana dallo spirito caotico delle prime improvvisazioni e punta alla coreografia di gruppo elaborando un vero e proprio metodo che usa la parola per “fisicalizzare le immagini”. Arriva in Europa, la seduzione del butō diventa curiosità e alimenta una richiesta di insegnamento che produce diverse esperienze stabili e durature, soprattutto in Francia, Italia, Germania. Si apre una domanda sulla specificità della danza, se possa essere considerata il prodotto unico e non riproducibile dell’ambiente culturale del Giappone degli anni Sessanta in cui è nato, oppure se sia esportabile in qualunque luogo.

    Dopo il talk seguiranno le performance Across di e con Flavio Arcangeli e Melissa Lohman e World’s End Underground di e con Kentaro Kujirai, Makoto Sadakata, Izumi Noguchi (Corvus Company).

    Alle ore 21, lo psicoanalista e saggista Massimo Recalcati (nella foto), con Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI, presenta il libro Pasolini. Il fantasma dell’origine, a cento anni dalla nascita del grande intellettuale e aspettando la mostra Pier Paolo Pasolini. Tutto è Santo

    Recalcati ci mostra come possiamo ereditare il pensiero politico di un grande profeta del mondo contemporaneo, che ha saputo leggere l’inizio di un’epoca di barbarie, di un “Nuovo fascismo” nell’Italia capitalista del secondo dopoguerra. Recalcati ci guida nel tempo della caduta, che avvolge tutto il pensiero di Pasolini e scandisce l’esplorazione di un mondo che scivola sempre di più nel buio. Quel mondo è il nostro presente, in cui è necessario resistere a una visione cinica della vita, dettata dal mito del consumo. Per salvarsi dallo spettro del nuovo fascismo occorre entrare nelle istituzioni e trasformarle, non a partire dal potere ma dalla fratellanza. È un appello per i giovani figli della borghesia del Sessantotto e, forse, non solo per loro. In collaborazione con Feltrinelli Editore; con il sostegno di BPER Banca.

    Max