Pd, lo spettro della alleanza coi grillini fa discutere

    Come risaputo, la possibilità di una alleanza coi grillini da parte del Partito Democratico era balzata fuori, tornando in auge, dopo le parole di Massimiliano Smeriglio.
    Il vicepresidente della Regione Lazio e coordinatore di Piazza Grande infatti al Manifesto aveva parlato con toni a dir poco possibilisti circa una sostanziale alleanza coi grillini.
    Smeriglio aveva detto che sarebbe stato possibile un “disgelo” con i 5Stelle” parlando di possibili “pezzi di strada insieme”. E lo spettro della alleanza coi grillini ha fatto parlare tutti, o quasi.
    Roberto Giachetti  ha attaccato: “Io non sono stupito, tra detto e non detto, è sempre stata la posizione di Nicola. Oggi va dato atto al coordinatore di Piazza Grande, Smeriglio, di uscire dalla ambiguità e di contribuire ad un congresso dove siano chiare le posizioni dei candidati e quindi sia possibile scegliere sulla base della linea politica e non della simpatia”. Teresa Bellanova ha aggiunto: “Il nostro campo è il riformismo, mai con i Cinquestelle”. Alessia Morani ha scelto di parlare all’Adnkronos: “Come si può pensare al Movimento come un interlocutore dopo il decreto sicurezza?”. Beppe Fioroni si è aggiunto al coro con toni sprezzanti: “Se Zingaretti vuole consegnarsi a Grillo, sbaglia. All’orizzonte in questo caso c’è la dissipazione della nostra autonomia”.
    E poi è arrivato il turno di Carlo Calenda, che Zingaretti vorrebbe come capolista alle Europee per i dem. Calenda twitta: “Caro Zingaretti, se la tua posizione è questa lo devi chiarire. Se nel tuo programma c’è l’apertura al dialogo e in prospettiva una possibile alleanza con il M5S devi dirlo. Ambiguità su questo punto non sono accettabili. Almeno per me”.
    Matteo Richetti dopo il ritiro dl congresso per sostenere Maurizio Martina ha detto la sua: “L’intervista di Smeriglio fa chiarezza su un punto decisivo. Con Zingaretti, come esplicitato da Smeriglio, l’obiettivo finale è quello di fare una alleanza con il M5S. Abbiamo detto e ripetiamo no ad operazioni politicistiche e a spurie sommatorie di sigle. Il Pd deve ritrovare forza e credibilità per riconquistare gli elettori delusi. Per questo sono in campo con Maurizio Martina”. E ancora, la Serracchiani: “Davvero il PD che vuole Zingaretti dovrebbe allearsi con i 5Stelle come sostiene oggi Smeriglio? Se prima qualcuno poteva coltivare illusioni, dopo sei mesi di prova al Governo del Paese hanno dimostrato in modo inequivocabile di essere incompatibili con la democrazia italiana”.

    E Nicola Zingaretti?
    “Ho detto fino alla noia che non ho alcuna intenzione di allearmi con il M5S. Ritornare in maniera isterica e ossessiva ogni volta su questo tema è segno della debolezza di chi non sa dire nulla di positivo su se stesso e ha come unica arma parlare male degli altri. La cosa divertente è che di solito i protagonisti di questa gazzarra sono tra i principali responsabili della disfatta elettorale che ha portato i 5S al Governo e pretendono di dare lezioni a me che li ho sconfitti”.