I delitti del BarLume: intervista a Lucia Mascino

    Celebrazioni con i “bimbi” di Pineta, il commissario Vittoria Fusco, l’ assicuratore veneto con il dono della parlantina Pasquali e lo scomparso Viviani, ancora in Argentina, per Natale e Capodanno ecco di nuovo I delitti del BarLume, la serie tv scritta e diretta da Roan Johnson derivata dai romanzi gialli di Marco Malvaldi. Due episodi de I delitti del BarLume , il 25 dicembre e il 1° gennaio su Sky Cinema Uno, che iniziano dalla costiera toscana per arivare alla fazenda sudamericana, intervallati come al solito da delitti da risolvere e casi su cui far chiarezza, tutto sulle spalle robuste del commissario interpretato da Lucia Mascino.Si è giunti oramai alla sesta stagione e si è chiesto alla Mascino se il suo personaggio ha subito quelache cambiamento. “Dopo il grande cambiamento che c’è stato con l’arrivo di Roan Johnson dopo la prima stagione in realtà Vittoria Fusco non è cambiata molto. Da poliziotta rigida, irreprensibile e glaciale è diventata una professionista all’americana, tosta nel suo lavoro ma anche seduttiva, avventurosa e non priva di ironia. È assediata da tutti perché sveli la sua vita privata che lei invece vuole tenere nascosta a tutti i costi”.In questo periodo di grande clamore per i serial gialli italiana di derivazione letteraria (Schiavone, Montalbano, i Bastardi di Pizzofalcone) Vittoria Fusco è una donna al comando.”All’inizio non ci avevo pensato anche perché Fusco nei libri di Malvaldi inizialmente era un uomo, descritto come riottoso e con i baffi. Poi si è trasformato in un commissario femmina. Io la vedo come l’incrocio tra la donna bionica e l’ispettore Colombo, ma anche una tipa solitaria alla Ken Parker. Ha un’etica tutta sua e piace il suo modo di fare schietto, non ha problema a dire le cose in faccia sia al questore che ai suoi sottoposti. Siamo saturi di giri di parole e lei non ha paura di affrontare le cose come stanno”.