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May lascia, Johnson riceve il mandato dalla regina

LONDON, ENGLAND - JULY 23: Newly elected leader of the Conservative party Boris Johnson gestures at Conservative party HQ in Westminster on July 23, 2019 in London, England. After a month of hustings, campaigning and televised debates the members of the UK's Conservative and Unionist Party have voted for Boris Johnson to be their new leader and the country's next Prime Minister, replacing Theresa May. (Photo by Jeff J Mitchell/Getty Images)

Parte il governo a Johnson: “Nuovo accordo con l’Ue, Brexit il 31 ottobre” è il leitmotiv della nuova era britannica sancita dalla nomina di Johnson.

Il fautore della Brexit diventa il premier numero 14 nei 67 anni di Elisabetta II. “Abbiamo 99 giorni, i pessimisti sbagliano. No deal scenario remoto” dice chiaro e tondo il neo primo ministro.

Arrivano i primi segnali di quella che suona come una vera rivoluzione nel governo: out Hunt e Mordaunt, in Sajid Javid, reintegrata la brexiteer radicale Priti Patel.

Parte dunque il governo Boris Johnson che ha avuto dalla regina l’incarico formale di nuovo primo ministro britannico. Il nuovo leader dei Tory, 55 anni, legato alla Brexit, prende il posto della 66 enne collega di partito Theresa May.

E’ il premier numero 14 nominato dalla 93 enne Elisabetta II nei 67 anni del suo lungo regno.

Aggiornamento ore 6,43

Da Winston Churchill a Johnson a Buckingham Palace la Regina ne ha visti tantissimi. Il nuovo premier è stato accolto dalla protesta di manifestanti di Greenpeace e dalle contestazioni dei ministri.

Prima del passaggio formale di consegne, si sono dimessi poi alcuni ministri del governo May contrari a Boris Johnson e all’ipotesi di una Brexit no deal il 31 ottobre.

Tra quelli che sono usciti, David Lidington, vicepremier di fatto con May, Philip Hammond, David Gauke, e il titolare della Cooperazione Internazionale Rory Stewart.

Tra i primi messaggi del nuovo numero uno, c’è quello ovvio sulla Brexit. “Nuovo accordo con l’Ue, Brexit il 31 ottobre”, dice Boris Johnson che prende possesso di Downing Street evocando “un nuovo e migliore accordo” con l’Ue sulla Brexi.

Proveremo che “i critici e i dubbiosi si sbagliano”, afferma il premier britannico, affermando che ci sono solo 99 giorni. E parte la rivoluzione nel governo: escono, tra gli altri, anche Hunt e Mordaunt.

Aggiornamento ore 10.32

Dopo l’uscita di quasi tutti i moderati, guidati da Philip Hammond, lasciano anche membri leali alla premier uscente come il numero uno degli Esteri, Jeremy Hunt, rivale di Johnson al ballottaggio, ma pure Penny Mordaunt (Difesa), Liam Fox (Commercio Estero) e Chris Grayling.

Entra il pro Remain pentito Sajid Javid, figlio d’immigrati pachistani che dovrebbe prendere il posto di Hammond. E dovrebbe rientrare anche Priti Patel (obbligata alle dimissioni due anni fa) verso gli Interni, e Gavin Williamson, allontanato già dalla May da ministro della Difesa.

Theresa May May si è recata a Buckingham Palace nel primo pomeriggio per rimettere il mandato nelle mani di Elisabetta e per indicare alla regina Johnson come capo del nuovo governo.

“Continuerò a fare il mio dovere come deputato nell’interesse nazionale” e dice la May nel suo breve discorso. “Grazie per avermi permesso di servire il Regno Unito”.

Buckingham Palace ha confermato in una nota che la regina Elisabetta ha ricevuto Theresa May e ha “graziosamente accettato”, secondo la formula di rito”, le sue dimissioni da primo ministro del Regno Unito.

Aggiornamento ore 13.08