A 13 ANNI COSTRETTA AD ELEMOSINARE E A PROSTITUIRSI NELLA PERIFERIA DELLA CAPITALE A SUON DI BOTTE. LA NONNA AGUZZINA ARRESTATA IN ROMANIA DOPO LA FUGA

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    Senza entrare in merito a certe attitudini, spesso illegali che, per incidenza casistica, caratterizzerebbero determinate culture con maggior incidenza rispetto ad altre, la notizia è di per sé comunque aberrante. Una ragazzina 13enne, affidata ai parenti dai genitori in partenza per gli Usa in cerca di fortuna, è finita per le strade di Roma elemosinando e  vendendo il suo corpo. Quello che doveva essere un gioiello da custodire e curare gelosamente, per le zie e la nonna paterna è invece divenuto un ‘sistema di guadagno’. La truce vicenda si è consumata nella periferia ovest della Capitale, dove la bimba è stata notata più volte ‘lavorare’ nel parcheggio di un supermercato. L’orribile storia è venuta alla luce grazie agli agenti del Commissariato San Paolo, che nel 2014 hanno sorpreso la 13enne in inconfutabili atteggiamenti nell’auto di un 67enne, ovviamente arrestato per il reato di tentata induzione alla prostituzione. I poliziotti hanno anche fermato la zia 26enne della ragazzina. Immediatamente disposta un’audizione urgente protetta, alla presenza di una psicologa delegata dal giudice, la 13enne ha rivelato la sua odissea: denutrita e analfabeta , la ragazzina era stata allevata al solo scopo di procurare soldi alla famiglia. Inizialmente lei e le sue sorelline erano dapprima state indotte a chiedere l’elemosina a suon di cinghiate, spesso per ‘punire’ i suoi rifiuti, i parenti aguzzini la lasciavano nuda e bagnata con l’acqua gelata fuori dal container nel quale viveva. Piegata la sua volontà, zie e nonne l’hanno così avviata alla prostituzione, costringendola ad avere rapporti con diversi uomini che pagavano dai 50 ai 70 euro a prestazione. Vista la ‘malparata’, una delle zie e la nonna erano immediatamente fuggite in Romania, ma grazie ai mandati di cattura europei, sono state rintracciate ed arrestate dagli agenti romeni in un villaggio sperduto. Gli uomini del Commissariato San Paolo sono riusciti inoltre ad identificare tre uomini che in passato avevano approfittato della 13enne. Per la ragazzina, ora ospite di una casa famiglia, si riaffaccia la speranza di un futuro migliore. I suoi genitori sono stati denunciati per abbandono di minore.

    M.