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“A volte non dico che la pensiamo come il diavolo, ma attente alla lingua!”, Francesco ‘rivaluta’ la figura della suocera e poi ci scherza

Come ormai da tradizione, il mercoledì in Vaticano è il giorno dell’udienza generale del Papa ed oggi, giunto in piazza San Pietro a bordo della ‘papa-mobile’, zoppicando vistosamente, Francesco ha evidenziato perché nei giorni scorsi, a causa di intensi dolori al ginocchio, è stato costretto ad annullare diversi appuntamenti.

Francesco ‘rivaluta’ la figura della suocera e poi ci scherza: “A volte non dico che la pensiamo come il diavolo, ma attente alla lingua!”

Un’udienza come sempre attesa da migliaia di persone, nel corso della quale, dopo aver speso in queste settimane moltissime parole di condanna nei confronti della guerra in Ucraina (non lesinando anche frecciate alla Nato “Inesistente”), è tornato a porre al centro della società i valori della famiglia. E Bergoglio ha intelligentemente scelto di ‘ristabilire’ i ruoli prendendo ad esempio il ruolo della suocera, figura spesso abusata – ed esasperata dalle barzellette – quale pretesto di incompatibilità all’interno del matrimonio. “Oggi – si è avventurato a braccio il Papa – la suocera è personaggio mitico, non dico che la pensiamo come il diavolo, ma sempre la pensiamo in brutta figura; pensiamo invece che è madre, è anziana. Una delle cose più belle delle nonne è vedere i nipotini. Guardate il rapporto con le vostre suocere. A volte sì, sono speciali, ma hanno dato la maternità del coniuge”. Dunque, scherzando, il Santo Padre ha poi ammonito bonariamente: “Se hanno difetti che si correggano. Attente alla lingua!”.

Francesco: “La parabola di Rut illumina la bellezza dei legami famigliari, i vecchi sono grandi, sono belli”

Quindi si è poi lasciato andare Bergoglio, lodando le figure a noi più care affermando che ”I vecchi sono grandi, sono belli. Oggi ci lasceremo ispirare dallo splendido libro di Rut, un gioiello della Bibbia. La parabola di Rut illumina la bellezza dei legami famigliari: generati dal rapporto di coppia, ma che vanno al di là del legame di coppia. Legami d’amore capaci di essere altrettanto forti, nei quali si irradia la perfezione di quel poliedro degli affetti fondamentali che formano la grammatica famigliare dell’amore. Questa grammatica porta linfa vitale e sapienza generativa nell’insieme dei rapporti che edificano la comunità”.

Francesco: “L’ispirazione della fede sa aprire un orizzonte di testimonianza in controtendenza rispetto ai pregiudizi più comuni”

“Sappiamo – ha spiegato Francesco – che i luoghi comuni sui legami di parentela creati dal matrimonio, soprattutto quello fra suocera e nuora, parlano contro questa prospettiva. Ma, appunto per questo, la parola di Dio diventa preziosa. L’ispirazione della fede sa aprire un orizzonte di testimonianza in controtendenza rispetto ai pregiudizi più comuni, un orizzonte prezioso per l’intera comunità umana. Vi invito a riscoprire il libro di Rut! Specialmente nella meditazione sull’amore e nella catechesi sulla famiglia. Questo piccolo libro contiene anche un prezioso insegnamento sull’alleanza delle generazioni: dove la giovinezza si rivela capace di ridare entusiasmo all’età matura, la vecchiaia si scopre capace di riaprire il futuro per la giovinezza ferita“. Quindi la conclusione facendo sua la citazione relativo a Rut: “Che i giovani parlino voi vecchi questo ponte va ristabilito forte”.

Max