AGRIGENTO – RAPINA IN CASA DI INAUDITA VIOLENZA IN PIENO GIORNO E NEL CUORE DELLA CITTÀ: BOTTE E SCHIAFFI AI DUE ANZIANI SUOCERI DEL VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE

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    Una violenta rapina in casa che stupisce per l’efferatezza e la determinazione dei delinquenti, che non si sono fatti scrupoli ad alzare pesantemente le mani contro due anziani inermi. Oltretutto, a rendere la vicenda surreale, è che il fatto non è accaduto in piena notte in una villa isolata, ma in pieno giorno in un appartamento sito all’interno di un palazzo di dieci piani nel cuore di Agrigento. A rendere ancora più singolare la brutale rapina, è che gli anziani coniugi vittime della violenza, sono i suoceri di Mariella Lo Bello, vicepresidente della Regione siciliana.”Mio suocero era appena tornato a casa dopo avere fatto la spesa – spiega testimoniando quegli istanti Mariella Lo Bello ai cronisti dell’Adnkronos – quandoè stato avvicinato da due uomini con il volto coperto, forse da una sciarpa. Parlavano italiano”. I due hanno costretto l’uomo, di 85 anni, ad aprire la porta di casa e farli entrare. All’interno in quel momento vi erano la moglie, 80enne costretta sulla sedia a rotelle, e la badante. “Mio suoceroè stato buttato a terra– prosegue ancora la vice di Crocetta – gli hanno subito chiesto le chiavi della cassaforte. E quando mio suocero ha detto che non aveva la cassafortehanno iniziato a picchiarlo, evidentemente sapevano che ci fosse”. Vuotata quindi la cassaforte (per un bottino di decine di migliaia di euro), i due rapinatori si sono dileguati. Malgrado le botte ricevute ed il forte choc subito, l’anziano ha avuto la forza di allertare i carabinieri del reparto operativo, che hanno immediatamente avviato le indagini. L’85enne è stato invece trasportato al San Giovanni Di Dio di Agrigento, dove glihanno riscontrato vasti ematomi e lividi. “I Carabinieri sono stati fantastici – tiene a sottolineare Mariella Lo Bello – hanno subito preso a cuore la vicenda. Speriamo che riescano a trovare i responsabili. Io purtroppo sono ancora a Roma per motivi istituzionali, ma ieri sera mio suocero piangeva per la rabbia e la frustrazione”.

    M.