ALFANO: SU ART. 18 OCCORRE CHIAREZZA

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    Ma quando è che un licenziamento può essere considerato “disciplinare”? e chi deciderà sull’effettiva validità del provvedimento?. La risposta è sempre la stessa: il magistrato!. Potrà stabilire a suo insindacabile giudizio (salvo i ricorsi previsti dalla legge) se il lavoratore dovrà essere reintegrato o meno. Secondo il premier Renzi occorre però una “specificifica delle fattispecie”. Se abbiamo ben capito sarebbe un elenco delle manchevolezze che il lavoratore può o non può commettere. Se questo è il prezzo della mediazione che Renzi deve pagare alla sinistra PD ed alla CGIL ci sembra che snaturi tutto il senso della riforma scontentando alla fine tutti e lasciando molta confusione. In proposito il ministro Alfano (NCD) ha dichiarato: “Se non si precisa quali siano “i casi in cui un licenziamento si possa considerare disciplinare” viene meno “grande parte del significato della eliminazione dell’art. 18″ perché se si lascia così “il giudice potrà fare quello che vuole”.