Anas, si dimette l’ad Armani, Toninelli: Ricambio naturale, il cda era scaduto

    Aria di tempesta in casa Anas dopo le recenti dimissioni dell’amministratore delegato Gianni Vittorio Armani, a cui hanno fatto seguito quelle di alcuni consiglieri e la conseguente decadenza del cda. Il ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Danilo Toninelli, è intervenuto in merito alle questioni del gestore della rete stradale pubblica ai microfoni di Radio anch’io: “Mi pare evidente – ha detto – che con un governo nuovo non si poteva andare avanti con cda scaduto e che derivava da governo precedente e che con uno stratagemma di fusione tra Anas e Fs aveva ottenuto avuto un prolungamento di tre anni di vita, è un percorso naturale”. Il dietrofront è infatti arrivato dopo le indicazioni dello stesso dicastero, che d’altra parte ha già detto chiaramente di voler cancellare la fusione tra l’Anas e le Ferrovie dello Stato. Subito dopo le dimissioni di Armani, infatti, si sono dimessi anche altri due consiglieri del cda di Anas, Vera Fiorani e Antonella D’Andrea, espressione del gruppo Fs. In mattinata anche la consigliera Cristiana Alicata, hanno fatto sapere dall’azienda, ha lasciato il cda del gruppo.

    La nomina del nuovo amministratore delegato di Anas avverà “nei prossimi giorni, presumibilmente la prossima settimana”, ha annunciato Toninelli aggiungendo: “Non ho fretta, ho più fretta nel fare un’operazione corretta per far partire una nuova stagione”. L’Anas deve occuparsi “solo della gestione, la costruzione, la manutenzione e la messa in sicurezza di strade”, è la sua convinzione. Ribadita dunque la bocciatura da parte del Governo della fusione con Ferrovie dello Stato: “Anas ha circa 10 miliardi in contenziosi, la maggior parte causati dal meccanismo delle varianti in corso d’opera. E’ un problema che non è stato risolto neanche negli ultimi anni e che noi dobbiamo risolvere”, soprattutto “per la sicurezza dei cittadini” Se la fusione con Anas non va bene, il nuovo piano industriale per Alitalia che prevede l’ingresso di Fs non è paragonabile. “A differenza di quanto avvenuto nella fusione di Fs con Anas, fatta senza un piano industriale e una visione, il piano industriale tra Fs e Alitalia ci sarà e sarà concreto. E farà cambiare idea anche a Fitch”, l’agenzia di rating di recente ha messo in guardia sugli effetti negativi per Fs che potrebbero derivare dalla fusione con Alitalia senza la partecipazione di Anas, ha detto ancora Toninelli.