Anche la Germania rivede le stime di crescita

    Anche per la Germania le stime di crescita non sono più rosee come un tempo. Il governo tedesco infatti dovrà correre ai ripari, correggendo le sue stime di crescita future sulla scia della guerra commerciale americana di Donald Trump e del suo impatto sull’industria europea. Il documento ufficiale verrà presentato giovedì dall’ esecutivo tedesco, mentre l’agenzia britannica Reuters ha già anticipato la questione. Nel dettaglio, la Germania rivedrà le prospettive di crescita per i prossimi due anni portandole a + 1,8%, rispetto al 2,3% e il 2,1% annunciati in precedenza. Un rallentamento che, secondo i tedeschi, è dovuto ad una serie di fattori come la “guerra commerciale” scatenata dalla Casa Bianca, il calo dei consumi interni e l’impatto dei nuovi parametri anti inquinamento sul settore automobilistico.

    Ma altri problemi sono dietro l’angolo: il rischio di tutti è l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa senza accordo sulla Brexit, oltre all’effetto contagio delle crisi che hanno già creato apprensione in Turchia e Argentina. Tuttavia, lo scenario continua ad espandersi, ma il governo sottolinea “il clima sempre più complicato” che è stato creato sulla scena internazionale.

    Va detto che anche Berlino riscontra un modesto calo delle esportazioni (-0,1% ad agosto) e della produzione industriale (-0,3%). La crescita per l’anno in corso sarà dettata soprattutto dalla spesa delle famiglie, favorita da un mix positivo di fattori quali la disoccupazione ai minimi storici, la crescita dei salari reali e bassi tassi di interesse. Il governo prevede che i salari nominali cresceranno del 3% quest’anno e del 3,1% sia nel 2019 sia nel 2020. Il contemporaneo aumento dell’inflazione (+ 1,9% nel 2019 e + 2% nel 2020) si traduce in una maggiore capacità di spesa in termini reali.

    Si prevede dunque un aumento significativo del consumo, come sottolinea il documento citato da Reuters. Infatti, il lungo periodo di formazione del governo ha fatto sì che parte della spesa pubblica sia rinviata al 2019, con una prospettiva di crescita del + 1,4% quest’anno e del 2,5% nel 2019, mentre gli investimenti pubblici sono dati in aumento del 5,9% nel 2018 e del 5,2% nel 2019.