ANDRIA – ALTRI POVERI RESTI RESTITUITI DALLE LAMIERE CONTORTE PORTANO A 23 IL NUMERO DELLE VITTIME DELLA TRAGEDIA FERROVIARIA FORSE SCATURITA DA UN RITARDO DI COMUNICAZIONE

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    Mentre nella notte il gran lavoro dei vigili del fuoco ha ‘recuperato’ altre salme (al momento sono 23 le vittime accertate, e sembrerebbe essere il bilancio definitivo), all’indomani dell’immane strage ferroviaria accaduta nella campagna di Andria, si lavora per risalire alla causa del terribile frontale tra i due treni. A quanto sembrerebbe potrebbe esserci stato un piccolo ritardo del treno in partenza da Corato e diretto a Barletta all’origine dell’incidente. La Procura di Trani indaga in ogni direzione, con un’unica idea di reato: omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario su quel maledetto tratto a senso unico, inaugurato nel 1965 da Aldo Moro, e ad oggi poco camciato da allora. ’’L’unica stazione di incrocio è quella di Andria, per cui è quello proveniente da quella città che lì non doveva esserci’’, ha dichiarato Massimo Nitti, direttore generale di Ferro-tramviaria, la società che gestisce le Ferrovie Bari- nord. Al momento è stata trovata soltanto la scatola nera di uno dei due treni. Presto salterà fuori anche l’altra. Come dicevamo, i vigili del fuoco stanno lavorando ininterrottamente sul luogo della tragedia e, purtroppo, aprendo varchi tra le lamiere accartocciate su loro stesse, sono ventuti alla luci altri poveri resti umani aggravando ulteriormente il bilancio delle vittime che è salito a 27, mentre i feriti sono una cinquantina. Ma, purtroppo, il numero di 27 vittime “non può essere ancora dato per ufficiale”, in quanto risultano ancora diversi dispersi. Nell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari, dove dalle 9 di stamattina sono iniziate le procedure di riconoscimento ufficiale sono presenti “23 salme ricomposte”, delle quali è oramai quasi ultimata l’identificazione, e altri resti che potrebbero appartenere ad altre 4 persone, visto che “27 sono i reclamati”, spiega il prefetto di Andria Clara Minerva: “Il lavoro dell’unità di crisi è proprio questo chiarire il numero delle salme e il numero dei reclamati, che sono 27. La difficoltà è dovuta allo stato in cui sono ridotti i corpi. Quindi si stanno facendo queste verifiche. Faremo il punto, lo stato dell’arte e poi la conferenza stampa”. Minerva ha poi spiegato che “E’ quasi ultimato lo sgombero dei detriti e il ribaltamento del treno. Stanno cercando di liberare la locomotiva in modo da verificare se ci siano sotto altri resti”. Riguardo ai sopravvissuti ricoverati in ospedale, il sindaco di Andria Nicola Giorgino ha affermato che “sono circa dieci i feriti in codice rosso, di cui due in prognosi riservata ma le loro condizioni sono sotto controllo, al momento non ci sono stati né peggioramenti né miglioramenti. Ho proclamato il lutto cittadino da oggi per tre giorni” ha poi aggiunto il primo cittadino, spiegando: “Credo che la maggior parte delle vittime siano andriesi. Saranno sospese tutte le manifestazioni pubbliche, le bandiere saranno a mezz’asta e invitiamo le attività commerciali ad abbassare le serrande nell’orario in cui è avvenuto ieri l’incidente”. Giorgino ha inoltre fatto sapere che “alle 12 si terrà un incontro presso la prefettura di Barletta per fare il punto della situazione”. Un vertice per discutere del “quadro generale e delle azioni successive”.

    M.