ANPI ROMA: CON MORTE DELL’UNITÀ MUORE LA DEMOCRAZIA

     
     
    “La società è incapace di conservare i simboli della nostra storia, ed è sempre più arida e demolitrice di un passato ricco di valori e conquiste dei lavoratori, dei quali l’Unità rappresenta ancora oggi una voce ascoltata e seria”. Lo afferma in una nota dell’Anpi di Roma, appresa la notizia della possibile chiusura dello storico giornale di Antonio Gramsci. “Vista la inaspettata ma gradita prima pagina di oggi (’L’Unità è viva’), con speranza ci auguriamo che presto questa voce torni nelle edicole e nelle case dei democratici. L’Unità, protagonista di tante battaglie civili – prosegue la nota dell’Anpi – e stampata clandestinamente durante la Resistenza, non può e non deve morire. Sono troppe le testate storiche cancellate in Italia! Quando chiudono giornali come l’Unità, è la Democrazia che muore! L’Anpi di Roma – conclude la nota – è fraternamente al fianco dei lavoratori dello storico giornale che non saranno soli a lottare per far vivere la voce dei più deboli e dei lavoratori tutti, come voleva Antonio Gramsci”.