APRILIA, I CHIARIMENTI DEL SINDACO TERRA SU ATTIVITA’ UFFICIO TRIBUTI

    apriliaRelativamente all’attività dell’Ufficio Tributi comunale, con riferimento alle polemiche sollevate da alcuni componenti dell’opposizione sui media locali, il Sindaco di Aprilia Antonio Terra è intervenuto con alcune precisazioni.  «Comprendiamo i disagi che possono verificarsi per le file che si creano agli sportelli – ha dichiarato il primo cittadino – che ricevono il pubblico specie in concomitanza con scadenze di tributi; cosa, d’altro canto, comune in tutta l’Italia, almeno a giudicare da quanto si sente dai tg nazionali.

    Ad aggravare i disagi ha contribuito poi in maniera determinante l’incertezza del governo nazionale, che ha approvato soltanto sotto Natale la Legge di Stabilità, rendendo di fatto obbligatorio posticipare le scadenze per il saldo della Tares. A tutto ciò si aggiunge un atteggiamento strumentale e opportunista dell’opposizione che, per meri fini di visibilità politica, cavalca l’onda del malcontento generale. L’impegno dell’Ufficio Tributi è costante e considerata la carenza di personale ammirevole. Noi di certo non vogliamo tornare alla gestione Aser, perché ricordiamo tra l’altro le lunghe code e le proteste in quella sede degli apriliani, ma siamo intenzionati a migliorare la nostra organizzazione comunale. La riprova della polemica strumentale sta proprio nella richiesta che mi viene rivolta di nominare subito l’Assessore alle Finanze, specie perché si tratta degli stessi soggetti politici che solo un mese fa lamentavano la presenza dell’ex assessore Chiusolo all’interno dell’Ufficio Tributi. Anziché produrre polemiche sterili, sarebbe opportuno un atteggiamento più responsabile soprattutto in questioni delicate come i tributi e soprattutto visto il vanto della filiera politica l’opposizione dovrebbe attivarsi con i suoi referenti di partito oggi al governo affinché vengano rivisti gli stringenti vincoli del Patto di Stabilità per poter assumere personale. Si faccia sentire l’opinione dei territori periferici sulla grave pressione fiscale attualmente imposta. Anche perché, se la Tares ha rappresentato una stangata fiscale per i cittadini, dalle prime proiezioni effettuate sui nuovi tributi locali che il governo ha introdotto, nulla di buono si prevede all’orizzonte».