Asia Bibi è libera: inizia una nuova vita in Canada

    Finisce il calvario di Asia Bibi, la donna pakistana di fede cattolica che da dieci anni era condannata a morte e rinchiusa in carcere per l’accusa di blasfemia. La donna ha potuto finalmente lasciare il suo paese, atterrando in Canada dove ad attenderla c’era la sua famiglia. “E’ libera e viaggia di sua volontà” ha dichiarato una fonte del ministero degli Esteri del Pakistan.

    Asia Bibi è libera: dieci anni di calvario

    Si chiude quindi positivamente la vicenda giudiziaria cominciata nell’estate del 2009. Asia Bibi è una contadina con cinque figli: era andata a prendere l’acqua con altre donne di fede musulmana, quando le sue compagne le hanno detto che lei, in quanto cristiana, non avrebbe potuto toccare il recipiente. Una lite e poi la denuncia alle autorità, attraverso la quale le donne hanno sostenuto che Asia avesse offeso Maometto. La conseguenza fu che Asia venisse picchiata e rinchiusa in uno stanzino, dove è probabile che abbia subito delle violenze, per poi essere arrestata nel villaggio di Ittanwalai. Senza alcuna prova, la donna fu portata nel carcere di Sheikhupura. 
    Asia si è sempre professata innocente, fino al 2010 quando le fu data la condanna a morte. In condizioni di vita terribili dovute alla prigionia, la donna fece sapere di “aver perdonato chi l’aveva accusata grazie alla fede”. La condanna a morte fu poi confermata nel 2014 dall’Alta Corte di Lahore, provvedimento però sospeso nel 2015.  Grazie alle numerose pressioni internazionali, nell’autunno del 2018 la donna è stata assolta dalla Corte suprema pakistana, con conseguente scarcerazione immediata, anche se Asia Bibi è stata costretta, fino ad ora, a vivere nascosta in Pakistan.