Berlusconi attacca Renzi e insulta Grillo: “A Bruxelles allargano i cessi…”

    Si avvicina la data delle elezioni europee e si alzano i toni della campagna elettorale. Strada che Silvio Berlusconi ha scelto da giorni: attacco a Renzi, messa in discussione delle riforme, attacchi anche volgari a Grillo. E stamattina il primo colpo nel corso della Telefonata a Maurizio Belpietro su Canale5: “Grillo? Un autorevole esponente europeo mi ha confidato ‘stiamo allargando i cessi’, perché è lì che finiranno…”. Battuta alla quale fa seguire l’attacco a Renzi. Ripete che “è presidente del Consiglio del terzo governo non eletto dai cittadini. Possiamo affermare che l’Italia purtroppo non è più una democrazia”. Per proseguire con il tentativo di demolizione “dell’operazione 80 euro. Una mossa contro la giustizia: alla fine saranno 56 euro, per chi guadagna 25mila euro l’anno, poi via via scendono e diminuiscono fino a diventare 27 euro per chi ne guadagna poco più di 8mila. E chi è sotto gli 8mila annui non prende niente”. E assicura: “Se torneremo al governo alzeremo le pensioni minime a 800 euro anche se siamo abbastanza sicuri di poter arrivare a 1000 euro. Per quanto riguarda le casalinghe che sono sette milioni e mezzo e fanno un lavoro faticoso daremo la pensione minima di 800 euro più 200 preso dal fondo delle casalinghe per poter arrivare a 1000 euro”.

    Per quanto riguarda le Europee, l’ex Cavaliere ribadisce che per lui votare Fi è l’unica scelta possibile in Ue: “Votare per i piccoli partiti in molti casi sarà come non votare o mandare pochi deputati a Bruxelles che non conteranno niente. Votare Pd significa far salire Schultz che sappiamo cosa pensa dell’Italia”. Poi ha precisato: “Il voto del 25 maggio non è sulla situazione italiana, ma europea. Forza Italia rappresenta l’unica soluzione per potere fare gli interessi dell’Italia in Europa. Se riusciremo a inviare in Ue una folta schiera di nostri rappresentanti, questi entreranno nel Ppe, parteciperanno ai vertici delle assemblee del partito, e facendo rete con rappresentanti di altri paesi, sicuramente quelli dei paesi mediterranei, potranno incidere sulle decisioni che verranno assunte nel Ppe e quindi nell’Europarlamento”. Ed è fiducioso di riuscire a convincere altri parlamentari europei: “Io non credo di riuscire facilmente a fare cambiare idea alla signora Merkel – ha proseguito -, ma in molte occasioni sono riuscito a concentrare attorno alle mie proposte una maggioranza che portava la Merkel a essere minoranza. Insieme ai parlamentari di Francia e Spagna possiamo fare questa cosa.