BLITZ CONTRO I VENDITORI ABUSIVI: UN SENEGALESE CROLLA A TERRA SENZA VITA. GLI AMBULANTI ACCUSANO I VIGILI. LA QUESTURA: ‘IL DECESSO NON È DERIVATO DA AZIONE DI TERZI’

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    Una scena all’ordine del giorno per quanti si trovano a passare a ridosso del tratto del Lungotevere davanti Castel Sant’Angelo, dove le repentine fughe dei cosiddetti ‘vu comprà’ spiegano le altrettanto improvvise sortite dei vigili urbani in servizio contro l’abusivismo. Ma oggi purtroppo il collaudato copione si è arricchito di un nuovo dramma nel dramma: la morte di un senegalese di 53 anni,  colto da un malore durate la fuga. E’ accadutosul lungotevere de’ Cenci, nel corso di un blitz della polizia locale. “La relazione di servizio dei colleghi fa riferimento a un intervento avvenuto alle 11.50, anche prima, tra piazza Ponte Garibaldi e l’Isola Tiberina. Il ritrovamento del giovane è avvenuto in seguito e ne siamo venuti a conoscenza dopo”, ha raccontato ai cronisti dell’agenzia di stampa Adnkronos il vice comandante Antonio Di Maggio. Quindi, in merito all’ipotesi che il senegalese possa aver accusato il malore nel tentativo di fuggire ai controlli, Di Maggio tiene a sottolineare che “I colleghi del I gruppo hanno l’obbligo di non inseguire i venditori ambulanti, ma solo di sequestrare la merce e di portarli in ufficio per l’identificazione allorquando devono essere identificati. Agli atti nulla risulta, allo stato, di rapporto diretto, tra i controlli e il decesso del senegalese”, ha quindi aggiunto il vicecomandante, che ha poi tenuto ad esprimere cordoglio per il senegalese: “La morte di una persona ci dà profondissimo dispiacere”. In seguito all’accaduto, un centinaio di extracomunitari all’altezza di Ponte Garibaldi e via Arenula – hanno tentato di bloccare il traffico, per poi lasciare la zona. A loro dire  infatti,  secondo le testimonianze di alcuni ambulanti che erano sul posto al momento del blitz, il senegalese in fuga dalla polizia locale, sarebbe stato investito da un motorino dei vigili e, cadendo, avrebbe battuto la testa, come dimostrerebbe una macchia di sangue presente sull’asfalto. Una testimonianza immediatamente smentita però dalla polizia municipale e da una nota diffusa dalla Questura in cui afferma che la morte del venditore abusivo “non è in alcun modo collegabile alle operazioni della Polizia locale in corso questa mattina. Le testimonianze raccolte dagli investigatori della squadra mobile e del commissariato Trevi, infatti, concordano sul fatto che l’uomo, è stato visto accasciarsi al suolo mentre si trovava da solo. Pertanto – spiega la nota –  è da escludere che il decesso sia derivato da azione di terzi. La salma è stata comunque posta a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’esame autoptico”.