BORSA: IN PICCHIATA ASIA, MILANO GIÙ IN LINEA CON GLI ALTRI MERCATI EUROPEI

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    Peggiora l’andamento alla Borsa di Milano in linea agli altri mercati europei. L’Ftse Mib cede il 2,3%. Pesanti Yoox (-4,6%), Mps (-4,2%), Bpm (-3,7%) e Fca (-3,6%). L’indice paneuropeo Euro Stoxx cede il 3%. Apertura in territorio negativo per Wall Street. Il Dow Jones perde l’1,01%% a 16.360,73 punti, il Nasdaq cede il 2,10% a 4.680,41 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1% a 1.952 punti. Le Borse asiatiche scivolano dopo il Purchasing Managers’ Index (Pmi) sull’attività manifatturiera della Cina ai minimi degli ultimi 3 anni: Tokyo sta chiudendo in calo del 3,8%, il listino cinese di Shenzhen del 4,3%. Molto deboli anche Shanghai e Sidney, che cedono oltre due punti. In forte calo i futures sull’avvio delle Borse europee. Sui mercati pesano anche le incertezze del prezzo del petrolio e il timore di aumento dei tassi di interesse da parte della Federal reserve, con Seul che ha chiuso in calo dell’1,4% e Taiwan dell’1,9%. Chiaramente negativa verso la fine della seduta anche Mumbai che perde oltre un punto percentuale mentre Hong Kong (-0,8%) e Singapore (-0,4%) provano a contenere le perdite, con Kuala Lumpur leggermente in controtendenza. Per le Borse europee si delinea una partenza molto difficile: i futures sull’avvio che segnano perdite di circa due punti percentuali, con le stime sul primo indice di Londra solo leggermente meno pesante (-1,8%). L’attività’ dell’industria manifatturiera in Cina ha subito un rallentamento in agosto, confermando le difficoltà’ della seconda economia del mondo. L’ indice chiamato Purchasing Managers’ Index (Pmi) ha segnato in agosto 49,7 punti, in diminuzione rispetto ai 50 di luglio. Il Pmi e’ stato rilevato dall’ Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino. Si tratta del livello piu’ basso dall’ agosto del 2012. Un livello del Pmi superiore a 50 punti indica espansione dell’ attivita’ produttiva, al di sotto indica una contrazione. Spread Btp/Bund stabile in apertura dei mercati europei. Dopo i primi scambi il differenziale si mantiene sui 116 punti (116,7) con un rendimento del decennale italiano a 1,94%. Lo spread Bono/Bund è a 132,1 punti. Euro in leggero aumento sul dollaro prima dell’apertura delle principali borse europee. La divisa comunitaria è scambiata a 1,1280 dollari rispetto ai 1,1219 dollari di ieri dopo la chiusura di Wall Street, e a 135,93 yen. Dopo l’impennata più forte dall’invasione del Kuwait nel 1990, il petrolio ripiega sulle previsioni delle scorte Usa di greggio, in aumento di 700.000 barili. Il petrolio a New York con consegna a ottobre è sceso a 47,23 dollari al barile mentre il Brent a Londra è sceso a 52,16 dollari. In Europa il greggio è trattato sul mercato europeo con un premio di 4,89 dollari sul Wti.