CAMORRA – MEGA BLITZ IN DIVERSE PROVINCE CONTRO IL CLAN DI ‘CICCIO’ BIDOGNETTI, PEZZO DA 90 DEI CASALESI. ANCHE LE FIGLIE E LA NUORA DEL BOSS TRA I 31 SOGGETTI ARRESTATI

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    Nell’ambito della criminalità organizzata napoletana, il clan di ‘Cicciotto ‘e mezzanotte’ (al secolo Francesco Bidognetti), è da sempre uno dei più temibili, essendo capillarmente infiltrato all’interno della filiera criminale della città. E stanotte nell’ambito di un mega blitz sono state arrestate anche le due figlie e la nuora del boss affiancato al clan dei Casalesi. Le due figlie di Bidognetti – una delle quali incinta – sono finite rispettivamente in carcere e ai domiciliari, mentre è stata raggiunta dalla misura cautelare della custodia in carcere anche la nuora, moglie del secondogenito di Bidognetti. Il coinvolgimento accertato – e decisionale – delle donne nelle attività criminali della ‘famiglia’, sottolinea l’aspetto mafioso del clan dove i poteri investono interi nuclei familiari allo scopo di mantenere la direzione ed il controllo degli ‘affari’. Le indagini della D.I.A. si sono concentrate sugli appartenenti alla famiglia genetica Bidognetti (gli arrestati sono stati ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, ricettazione ed estorsione, delitti, questi ultimi, aggravati ex art. 7 L. 203/91, per aver commesso tali reati per favorire il clan dei casalesi e/o per essersi avvalsi dei metodi mafiosi). Fondamentali in tal senso nelle indagini, le dichiarazioni di numerosissimi collaboratori di giustizia e delle imprescindibili attività di intercettazione (telefoniche, ambientali e telematiche), il tutto rigorosamente riscontrato dalle dichiarazioni rese, non senza timore, dalle parti offese e dai tradizionali servizi di polizia giudiziaria (osservazione e pedinamenti). Una brillante operazione che suggella il coronamento degli sforzi investigativi di quattro diversi Uffici di Polizia Giudiziaria (D.I.A., Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di Finanza), i quali hanno operato sotto le direttive e il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.  L’operazione delle autorità è stata condotta simultaneamente in più province attraverso l’ausilio di diverse forze di polizia:  la fazione Bidognetti del clan dei Casalesi, è attiva nel basso Lazio e, in particolare, nell’intera provincia di Caserta. Il blitz ha coinvolto personale del Centro Operativo della DIA di Napoli, della Squadra Mobile della Questura di Caserta, del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia e della Compagnia Carabinieri di Casal di Principe. Sono state notificate 31 ordinanze di custodia cautelare (29 in carcere, 2 agli arresti domiciliari), emesse dall’Ufficio GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafiadella Procura della Repubblica di Napoli A Casal di Principe (CE), Parete (CE), Formia (LT) e L’Aquila.Gli arrestati sono stati ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, ricettazione ed estorsione, delitti, questi ultimi, aggravati ex art. 7 L. 203/91(l’aver commesso tali reati per favorire il clan dei casalesi e/o per essersi avvalsi dei metodi mafiosi).