Carige, con il 52% dei voti Malacalza ottiene la maggioranza in cda

    La resa dei conti un Banca Carige si conclude con la vittoria di Malacalza. L’assemblea record per definire l’organo amministrativo dell’Istituto Ligure va dunque a decretare con il 52,58% dei voti, o il 30,55% del capitale il rinnovamento del consiglio di amministrazione, dove la lista Malacalza Investimenti batte tutti, superando così la lista sostenuta dal patto Mincione-Volpi-Spinelli che si è fermata al 28,86% dei voti, o il 16,77% del capitale.?Al Teatro della Corte, dove si è svolta l’assise, è arrivato il 64,2% del capitale “al lordo delle quote congelate” ai pattisti Mincione-Spinelli-Volpi, che non hanno potuto votare oltre il 9,9% del capitale. Nei risultati seguono la lista Assogestioni con il 15,24% dei voti, o il 8,85% del capitale, e la lista Coop Liguria con il 3,10%, o l’1,80% del capitale sociale. Con l’esito della votazione, Pietro Modiano diventerà dunque il presidente della lista che ha ottenuto 7 posti in cda su 11. Dalla stessa lista anche la vice presidente, Lucrezia Reichlin. Alla lista presentata dal finanziere Raffaele Mincione vanno 3 posti in cda, mentre per Assogestioni entra il solo Giulio Gallazzi. Nessun posto per la lista di Coop Liguria.
    L’assemblea si era aperta all’insegna di alcune contestazioni da parte di Malacalza Investimenti. In avvio dei lavori il collegio sindacale ha infatti dato conto degli accertamenti fatti in relazione a una denuncia ex articolo 2408 fatta pervenire due giorni fa, con cui l’azionista di maggioranza relativa ha sottoposto all’organo di controllo alcuni fatti a suo dire “censurabili”, chiedendo chiarimenti sulla nomina di Giulio Gallazzi alla presidenza e alla direzione dei lavori dell’assemblea e l’assenza di iniziative volte a contrastare il patto di sindacato tra Mincione, Volpi e Spinelli.?Il collegio sindacale ha chiarito alla Malacalza Investimenti, tra l’altro, le modalità di nomina di Giulio Gallazzi alla presidenza della banca e alla presidenza dell’assemblea, spiegando che Gallazzi è stato “nominato secondo lo statuto e la normativa di vigilanza”.?Della salute della banca ha parlato il futuro presidente indicato da Malacanza, Modiano: Banca Carige va prima fusa con un’altra banca o ristrutturata? “Prima ristrutturare”, ha detto facendo il suo ingresso all’assemblea. “Sarà difficile fare una fusione in due mesi se non dovessero confermare l’amministratore delegato”, ha detto invece Raffaele Mincione, interpellato in merito alla richiesta della Bce a Carige di valutare una fusione. Della possibile vittoria di Malcalza, poi confermata dai numeri, il finanziere ha detto: “Sono persone competenti faranno un piano per un’aggregazione industriale velocissimamente”.?Nella serata di ieri è emerso che la Bce ha confermato il proprio no al piano di conservazione del capitale presentatole da Carige a giugno ribadendo la richiesta all’istituto di un nuovo piano di rafforzamento patrimoniale entro il 30 novembre che valuti in particolare una aggregazione con altri istituti. Battagliero l’intervento del legale di Malacalza, che ha attaccato “il progetto della lista Pop 12: è tanto semplice quanto velleitario e pericoloso: aggregare la banca con chiunque a qualsiasi condizione e se non va la banca va in liquidazione”. Francesco Gatti, rappresentante di Malacalza Investimenti, intervenendo in assemblea ha ricordato che “che nessuna banca è disposta” al momento “a sposarsi con Carige”. E ha aggiunto: “Se quest’assemblea ci darà una maggioranza sufficientemente solida governeremo, altrimenti ce ne andremo e lasceremo che saranno altri a governare ma ovviamente manterremo la nostra attenzione”.