Caso Juncker, oltre la singola inchiesta c’è di più – di Alessandra Benassi

    junckerGarantire ad una multinazionale un sistema fiscale agevolato ora prende il nome di aiuto di stato, per evitare polemiche e incomprensioni è sempre più frequente il ricorso ai tecnicismi e dunque questa volta parliamo di Tax Ruling, che in senso pratico è un agevolazione concessa alle grandi aziende emessa dalle autorità del Lussemburgo.

    Al centro dello scandalo il nuovo presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker ex Primo Ministro del Lussemburgo, che solo dopo due settimane a Bruxelles è già indagato per aver firmato accordi segreti con 340 multinazionali concedendo la possibilità di pagare meno tasse rispetto a quelle che avrebbero dovuto, giovando così alle entrate del Lussemburgo.

    Il fermento non ha tardato a farsi sentire e la risposta è stata la richiesta di dimissioni nei confronti del neo presidente. E’ da qui che parte l’inchiesta giornalistica LuxLeaks.

    L’opinione pubblica è indignata e si chiede se Juncker potrà mai fare gli interessi dell’Europa, se riuscirà mai ad interessarsi al bene comune tralasciando gli interessi personali.

    La sua difesa è già pronta, dichiara che la Tax Ruling è un progetto destinato a più di 20 paesi che ha intenzione di proporre al G20 a Brisbane.

    Molte personalità politiche chiedono le dimissioni almeno temporanee fino alla fine dell’inchiesta del presidente, lui risponde ‘’non vedo perché dovrei dimettermi per una vicenda di aiuti di stato’’, asserendo anche ‘’non dipingetemi come il grande amico del capitale. In quest’aula ce ne sono di migliori’’.

    Si ha la percezione che la problematica sia molto più estesa della singola inchiesta , ormai non di rado ciò che riguarda la sfera economica privata travolge impetuosa la sfera pubblica , sempre più il bene comune è intriso di agevolazioni, prevaricazioni, sottomissioni e rinunce per favorire le tasche di imprenditori e uomini di potere.

    Che la gabbia d’acciaio descritta da Max Weber ottenga un permesso di aumento di cubatura e si trasformi in un centro commerciale d’acciaio non è così utopistico, sfera economica e burocratica  tendono sempre più a stringere il loro sodalizio.