CASO MARRA – DURE CONTESTAZIONI DI PD, FDI E FI NELL’AULA DEL CAMPIDOGLIO. FICO: ‘ ORA DECIDIAMO LA LINEA DEL M5S’. SAVIANO:’UN MOVIMENTO TROPPO FRAGILE, LA RAGGI DEVE DIMETTERSI”

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    Come era prevedibile, visto quanto accaduto stamane, in occasione della seduta in Aula Giulio Cesare, dove per le 17 era convocata la seduta dell’Assemblea Capitolina sul bilancio previsionale, si sono registrati attimi di tensione. E’ accaduto che 7 consiglieri del Pd (ai quali si sono aggiunti subito dopo anche consiglieri di Fdi e Fi), hanno occupato gli scranni riservati alla giunta, in segno di protesta per l’assenza del sindaco Raggi – a cui chiedevano di venire a riferire sull’arresto di Marra – ed il presidente dell’Assemblea Marcello De Vito è stato quindi costretto a sospendere la seduta. Commentando la vicenda, il grillino Roberto Fico ha affermato: “certo è pesante,fortunatamente ci sono indagini in corso” ma “è una cosa grave, gravissima”. Poi, sul cosa accadrà ha aggiunto: “Vediamo ci riuniamo e tiriamo fuori la linea del gruppo”. L’arresto di Marra, ed il bailamme seguito (con Salvini e la meloni che hanno sonoramente chiesto le dimissioni della Raggi), ha visto scendere in campo diversi personaggi della politica e della cultura, per commentare la ‘scomoda’ situazione del M5s. Tra questi, via Facebook, anche Roberto Saviano: “Virginia Raggi deve dimettersi perché ha legato il suo destino a quello di Raffaele Marra, perché lo ha difeso strenuamente quando si faceva notare l’imbarazzante continuità con le esperienze amministrative precedenti”. Non usa mezzi termini Saviano, commentando l’inchiesta giudiziaria della Procura di Roma. “Oggi- osserva lo scrittore sulla Raggi – deve dimostrare di comprendere cosa significa essere la Sindaca della più importante città del Paese, sul piano della responsabilità. Oggi deve dar conto delle sue scelte ai cittadini, a quelli che hanno votato lei per poi trovarsi Raffaele Marra pedina inamovibile della sua amministrazione. Perché Marra non è – come molti credono – figura marginale.Marra è l’amministrazione Raggi: da lui passavano tutte le decisioni rilevanti della Sindaca che, nella migliore delle ipotesi, non ha saputo leggere la complessità del reale. Lei e il M5S hanno fallito alla prova dei fatti. Forse è il caso che Raggi passi la mano perché mettere la testa sotto la sabbia porterebbe a un disastro peggiore”. In un primo momento Saviano si era limitato a sottolineare della ‘fragilità’ del Movimento grillino spiegando che“L’arresto di Raffaele Marra indica che ancora una volta il re è nudo.Pochi mesi di amministrazione Raggi a Roma sono bastati a far comprendere quanto il M5S sia fragile”. “Il Movimento – scrive l’autore di Gomorra – purtroppo per i suoi elettori e per i tanti che gli hanno dato fiducia, in mancanza di regole organizzative e di selezione precise e conoscibili, e quindi di regole democratiche,è un movimento scalabile. Può essere infiltrato da chiunquee, siccome chi critica viene epurato, non riesce a maturare una crescita interna. Questo è accaduto a Roma, dove la destra vicina agli ambienti di Forza Italia e di Alemanno lo ha, di fatto, occupato”.