CASSINO, COMMEMORAZIONE 70 ANNI BOMBARDAMENTO: ZINGARETTI, “SIMBOLO RICOSTRUZIONE ITALIANA ED EUROPEA”

    cassino abbaziaCelebrato il 70esimo anniversario del bombardamento di Cassino. In occasione della commemorazione diverse le personalità intervenute, tra cui ance il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.  “Tornare a Cassino – ha dichiarato il presidente –  settant’anni dopo la distruzione dell’Abbazia centro di cultura, arte e fede, e la devastazione subita dalla città e dal territorio, non è solo un dovere istituzionale. Cassino, grazie all’impegno di uomini e donne, nel dopoguerra e nei decenni successivi, è tornata a vivere, ed è diventata il simbolo della ricostruzione italiana ed europea, della forza tenace della pace che trasforma le macerie in vita.

    Per questo, ricordare il sacrifico della città significa tornare a parlare di noi, della nostra storia ma anche del nostro presente”.  “Le celebrazioni del 15 marzo – ha continuato Zingaretti – alla presenza del Capo dello Stato, rappresentano per noi un monito a non dimenticare e ci impegnano, come istituzioni, a non cedere mai alla rinuncia, alla pigrizia o ai piccoli ricatti dell’egoismo, ma ad affrontare le difficoltà di oggi con lo stesso spirito con cui nel dopoguerra Cassino e l’Italia tornarono a crescere e lavorare. Per queste ragioni, la Regione Lazio nei prossimi anni sarà protagonista e promotrice non solo dei necessari interventi per sostenere la ripresa economica della provincia di Frosinone, ma anche di progetti e iniziative che possano legare i temi dello sviluppo con quelli della cittadinanza, dei diritti umani, della pace e dell’apertura internazionale tra Europa e Mediterraneo”.  “Lo faremo – ha concluso il presidente Zingaretti – convinti che possiamo e dobbiamo guardare con fiducia al futuro, tenendo pur sempre vivo il filo che lega il  presente  della nostra comunità con il suo passato. Perché lavorare per la modernizzazione e il rilancio economico e sociale della nostra regione non significa solo cercare di amministrare bene, ma anche restituire il senso di un percorso collettivo, di un cammino comune, che ci lega tutti”.