Chievo, Ventura: Una partita che non si può commentare

    Stanchi dopo mezzora. Delusione. Esordio pessimo. E’ davvero una brutta giornata e, di certo, non come se l’era aspettata: il ritorno in ‘campo’, o per meglio dire in panchina per l’ex commissario tecnico della nazionale italiana più sgangherata di sempre è di quelli da dimenticare. Esordio orribile e da incubo per Gian Piero Ventura sulla panchina del Chievo, che l’Atalanta ha battuto per 1-5. KO da manita in casa per gli scaligeri, che pure si erano affidati al nuovo coach nella speranza che le sue dottrine e il suo entusiasmo da rilancio ‘rilanciassero’ le sorti di una squadra sempre più immersa nel guado pericoloso della zona retrocessione. Il ritorno in panca con una squadra da club dopo il bruttissimo epilogo con la Nazionale, ha visto Ventura decisamente nero nell’umore.
    “Sul piano numerico – ha detto Ventura a Sky – credo sia una partita che non si può neppure commentare. Non è stata neppure iniziata. Dopo 5 minuti si capiva che non c’erano possibilità. Volevamo giocare ma non c’era la serenità di fare anche la giocata più banale”. E poi ancora: “In questi primi sei giorni alla guida della squadra – ha spiegato Ventura- siamo partiti dal gioco e probabilmente è stato un errore. Per fare il gioco devi avere personalità e serenità. Bisognerà fare un passo indietro, ho sbagliato io”.
    Per i giorni a venire Ventura sembra però sapere a quale ricetta affidarsi: “Dobbiamo ripartire dalla serenità, dalla riconquista della cattiveria in campo, occorre anche una condizione fisica che lo permetta, oggi dopo mezz’ora alcuni giocatori erano già arrivati. Da domani dovremo parlare un po’ meno di gioco e un po’ più di tutte quelle componenti basilari per una squadra di calcio, compattezza, serenità, cattiveria. Pensavo si potesse partire subito dal gioco, ma probabilmente è stato un errore”.