CON IL NUOVO ANNO L’ISTAT AGGIORNA IL PANIERE, CHE INCIDE POI SUL COSTO DELL’INFLAZIONE

    Sono molti i fattori che concorrono a quantificare la misura dell’inflazione, tra questi, sono i prodotti del paniere a fare la differenza. Così, dopo aver aggiornato ‘il metro di misura’ dei numerosi prodotti, ed affinato le tecniche d’indagine,. Stamane l’Istat ha reso noto come e cosa cambiato rispetto al paniere in questo 2018. Dalla ‘scannerizzazione’ dei prezzi registrati tramite codice a barre nelle casse di market e supermercati, ai beni per la cura della casa e della persona, frutto della cosiddetta Gdo (grande distribuzione organizzata), fino al commercio al dettaglio (ipermercati e supermercati): complessivamente, a comporre il ‘nuovo’ paniere 2018, che determinerà gli indici Nic (intera collettività nazionale) e Foi (famiglie di operai e impiegati), ben 1.489 prodotti elementari – nel 2017 erano 1.481 – raggruppati in 920 prodotti, raccolti a loro volta in 404 aggregati. Tra le ‘new entry’ spiccano l’avocado, il mango, i vini liquorosi, la lavasciuga, ed robot aspirapolvere mentre, tra quelli che ci lasciano – per ‘anzianità di servizio – figurano la telefonia pubblica, il canone Rai e il lettore Mp4. Come tiene ovviamente a spiegare l’Istituto di Ricerca, l’aggiornamento del paniere, non può prescindere dalle novità rappresentate dalle abitudini di spesa delle famiglie, dalla mutazione delle norme e delle classificazioni, non trascurando però il consolidamento di prodotti di largo consumo, attraverso opportuni arricchimenti, sia ‘estetici’ che a livello d’innovazione. Come tiene ancora a sottolineare l’istat, sono molteplici e complicati i fattori che concorrono all’aggiornamento del paniere. Si tratta di rilevazioni complesse, condotte sull’intero territorio, che implicano il monitoraggio – oltre che direttamente economico, tramite gli scanner – di fonti in seno agli Uffici comunali di statistica, dai prezzi dei carburanti del Ministero dello Sviluppo economico, dai comuni, dai punti vendita (dalla vendita al dettaglio alla grande distribuzione), dalle imprese, dal web, dalle istituzioni, e dalle abitudini e spese dei cittadini, differenziati per area geografica, grado di istruzione, sesso, età e condizione sociale. Ad ogni modo, come sempre, risulta determinante ai fini del peso del paniere, la divisione di spesa rilevata rispetto ai prodotti alimentari e bevande analcoliche. Seguono poi i trasporti, i servizi ricettivi e di ristorazione, abitazione, acqua, elettricità e combustibili. In poche parole costiamo quello che viviamo, ecco perché a volte sarebbe opportuno non fare il salto più lungo della gamba, attenendoci invece alle nostre reali possibilità economiche…
    M.