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“Cresce la preoccupazione”, Conte continua però a ribadire che dobbiamo evitare un lockdown generalizzato

A questo punto quello che era un sospetto, ed in parte anche capendone anche le motivazioni (visto lo ‘scotto’ economico poi pagato la scorsa primavera), ora è una evidente realtà: si è capito che ormai ‘l’ultima spiaggia’ per evitare il peggio è tornare al lockdown, ma il governo ha il terrore solo a pronunciarlo.

Conte: “Dobbiamo contenere il contagio evitando l’arresto di tutte le attività”

Oggi, infatti per il terzo giorno consecutivo Conte è tornare a ripetere esattamente le stesse cose: “Siamo ancora dentro la pandemia, dobbiamo tenere l’attenzione altissima. Forti dell’esperienza della scorsa primavera, dobbiamo contenere il contagio puntando a evitare l’arresto dell’attività produttiva e lavorativa, come pure la chiusura delle scuole e degli uffici pubblici. Dobbiamo scongiurare un secondo lockdown generalizzato”.

Conte: “Per evitare un nuovo lockdown dobbiamo rimanere vigili e prudenti”

Quindi, ha aggiunto nel messaggio in video-collegamento con il Festival del Lavoro 2020, “Condivido la crescente preoccupazione per l’aumento dei contagi a cui stiamo assistendo in questi giorni in tutta Europa e anche in Italia. Per evitare un nuovo lockdown generalizzato dobbiamo rimanere vigili e prudenti, pronti a intervenire nuovamente in qualsiasi momento ove fosse necessario. Siamo perfettamente consapevoli delle grandi difficoltà che stanno attraversando le aziende, i lavoratori, in particolare quelli autonomi e i liberi professionisti – ha quindi proseguito –  Siamo a conoscenza degli enormi sforzi che sono stati fatti per adeguare e riorganizzare i tempi e gli spazi dei luoghi di lavoro. L’esperienza di questi mesi ci ha anche dimostrato che tutelare prioritariamente la salute consente di difendere meglio, più incisivamente anche il tessuto produttivo del Paese”.

Conte: un plauso ai consulenti del lavoro per “il contributo straordinario”

Poi il premier è entrato nel contesto dell’evento, ringraziando i consulenti del lavoro: “Mai come quest’anno il contributo della vostra categoria è parte viva nelle relazioni del mercato del lavoro. In un periodo in cui le forze produttive del Paese sono state messe a dura prova dalle conseguenze della pandemia, i consulenti del lavoro hanno interpretato al meglio la vitale funzione di essere cinghia di trasmissione’ tra Istituzioni e tessuto produttivo”. Ed ancora, “Avete offerto un contributo straordinario per assistere gli operatori economici e per contribuire ad attuare le misure di sostegno sin qui programmate dal governo: la vostra dedizione e il vostro impegno, le vostre competenze professionali hanno contribuito alla resilienza del Paese. Vi ringrazio sinceramente a nome dell’intero governo”.

Max