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    Cultura in lutto, è morto Ugo Gregoretti

    Per raccontarlo basta la motivazione che lo ha introdotto sul palco quando, nel 2009, ha salito i gradini per ritirare il ‘Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi‘, in quanto “giornalista, autore teatrale e televisivo, regista, attore, sempre uomo d’alto impegno intellettuale e civile”.
    Era infatti tutto questo Ugo Gregoretti, regista per eccellenza, scomparso oggi nella sua casa nel cuore di Roma, città dove era nato il 28 settembre del 1930.
    Un intellettuale che ha saputo maturare esperienze in diversi campi artistici, esaltando ogni volta la sua profonda conoscenza preparazione.
    Vincitore di un Nastro d’Argento alla Carriera (2010), il ‘suo’ cinema – per lo più d’inchiesta, giornalistico – conta pellicole come ‘I nuovi angeli’ (1962), ‘Omicron’ (1963), ‘Apollon, una fabbrica occupata’ (1969), ‘Contratto’ (1971), e e ‘Maggio musicale’ (1990).
    Per la televisione non ha certo ‘reso meno’, si parte da ‘Controfagotto’ nel 1961, per poi incontrare ‘Il Circolo Pickwick’ (1968), ‘Romanzo popolare italiano’ (1975), ‘Uova fatali’ (1977), l’omaggio a Zavattini (1982), e ‘Sottotraccia’ (1991).

    In ambito teatrale ricordiamo che, dal 1980, per 9 anni Gregoretti ha diretto la Rassegna Benevento Città-Spettacolo mentre, dal 1985 al 1989, anche il Teatro Stabile di Torino. Quindi l’altrettanto felice esperienza con la Lirica, grazie a ‘L’italiana in Algeri’ di Rossini (1976), e una sua rivisitazione del limbo Dantesco, nel 1988, con ‘Purgatorio 98’.
    Per dare idea della sua enorme capacità intelletuale, volta anche al bello, ha destato grande interesse la sua serie di ‘Lezioni di design‘ (2001), dove raccontava il ‘vissuto’ di oggetti ed artisti di spessore, per la quale è stato premiato con il ‘Compasso d’Oro’.
    Infine, per chiudere ogni forma di comunicazione sperimentata, i libri. Anche qui non mancano articoli, rubriche, saggi e, tra un premio e l’altro, la sua biografia, ‘Finale aperto’, che dopo la prima uscita del 2006, fu ristampata e rivista nel 2012 come ‘La storia sono io… con finale aperto‘)’.
    Max