DAVIGO, PRESIDENTE DEL’AMN A TV2000: ‘LA MAGGIOR PARTE DEGLI ITALIANI NON SONO LADRI MA DERUBATI. I COLLETTI BIANCHI? ECCO PERCHÉ NON VANNO IN CARCERE…’

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    “La cosa grave in Italia è chei reati dei colletti bianchi sono scritti in modo tale da non consentire che vadano in carcere. Il settimo comandamento ’non rubare’ può essere declinato con il furto o con l’appropriazione indebita. Il furto è un reato tipico della delinquenza comune, l’appropriazione indebita è un reato commesso solitamente da un colletto bianco.E’ praticamente impossibile commettere un furto semplice, quasi sempre è aggravato e per questo sono consentiti l’arresto e la detenzione. Per l’appropriazione indebita non è consentita la custodia in carcere”. Ospite dell’emittente della Diocesi Tv2000, Piercamillo Davigo, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, ha espresso il suo ‘focus’ rispetto al tema dei reati e del carcere.  “I reati dei soggetti che riempiono le carceri – ha spiegato il presidente dell’Anm – sono facili da commettere ma anche facili da scoprire e reprimere.E’ invece molto più difficile fare un processo per falso in bilancio che avere un processo per furto d’auto. Negli ultimi decenni nell’Occidente – ha spiegato Davigo – la classe media si è sempre più assottigliata,c’è stato un impoverimento della fascia bassa e un arricchimento vergognoso delle posizioni di vertice. Una volta un amministratore, quando guadagnava tanto, percepiva dieci volte il salario dei suoi operai, oggi guadagna cento volte di più.Normalmente negli altri Paesi rubano i poveri e non i ricchi perché non hanno bisogno di rubare. In Italia invece rubano anche i ricchi. Sono convinto – ha quindi concluso – chela maggior parte degli italiani non sono ladri ma derubati. Gli elettori danno l’idea di essersi rassegnati. Negli anni ’90 c’era indignazione, oggi vince la rassegnazione”.

    M.