Def, colpi a distanza Di Maio – Salvini sulla flat tax

    Grande attesa per il consiglio dei ministri dedicato al Def e in cui ci sarà lo scontro fra le due anime del governo, quella pentastellata di Di Maio e quella leghista di Salvini. Mentre si aspetta il “placet” per il Def, il premier Giuseppe Conte, e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, analizzano la situazione per tentare di inserire la Flat Tax nel documento di economia e finanza. “La progressiva introduzione della flat tax ridurrà il cuneo fiscale sul lavoro e sarà coperta da una riduzione delle spese fiscali, salvaguardando quelle destinate al sostegno della famiglia e delle persone con disabilità”, è possibile leggere nella bozza del documento circolata oggi.

    Def, la prospettiva della flat tax vista dalle diverse forze politiche

    Giornata di schermaglie anche quest’oggi fra Di Maio e Salvini sul fronte Def e flat tax. Il vicepremier pentastellato, sulla flat tax ha assicurato “tutto il mio sostegno se rivolta non ai ricchi ma, come abbiamo chiesto, al ceto medio, alle famiglie, alle imprese. Su questo mi faccio garante del suo inserimento nel Def e della sua prossima implementazione nei tempi previsti”. Da parte sua, anche Matteo Salvini ha posto i suoi paletti in merito al Def: “Noi partiamo da questo ragionamento per il ceto medio e per le famiglie che hanno bisogno con figli” ha risposto a chi gli chiedeva delucidazioni in merito alla soglia di 50 mila euro sulla flat tax. “L’importante è fare, è giusto parlare poi bisogna fare. C’è già una tassa ridotta quest’anno per le partite Iva, artigiani e commercianti  vogliamo ridurle anche per le famiglie e i lavoratori dipendenti” ha specificato Salvini. Anch’egli al Salone del Mobile come il ministro dell’Interno, Antonio Tajani ha detto la sua: “La flat tax o si fa o non si fa. La mini flat tax non esiste, se si vuole dare una spinta all’economia bisogna ridurre drasticamente la pressione fiscale. Altrimenti diventa solamente propaganda elettorale. L’Italia ha bisogno di un cambiamento sostanziale della politica economica per permettere di combattere la disoccupazione. Servono infrastrutture, riduzione delle tasse alle famiglie e alle imprese”.
    “Si vogliono aiutare le famiglie? Si faccia un assegno universale per i figli a carico, come in Francia o in Germania”, ha invece chiesto il segretario del Pd Nicola Zingaretti. “La Flax tax aiuta solo i redditi alti e altissimi, altro che sostegno per la classe media. Basta dire bugie”. Ed anche la Cgil si mostra scettica sul tema della flat tax: “Troviamo un po’ stucchevole il dibattito pre-elettorale interno alle forze di maggioranza sulla flat tax, e siamo contrari a qualsiasi tassazione piatta, tanto più sui redditi familiari, ovunque venga inserita nel bilancio o nel Def.”