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Dl energia: nel Cdm volano gli stracci fra il Pd ed il M5s che chiede l’immediato stralcio della norma che autorizza l’inceneritore e Roma

Con una guerra alle porte di casa, una crisi economica che di qui a poco – complice l’ormai nota equazione spread=debito pubblico – rischia di rigettare nel buio il Paese intero, quella che (fino ad oggi a ‘parole’) dovrebbe rappresentare una garanzia di governo, come la coalizione M5s-Pd, è invece letteralmente esplosa.

A scatenare le proteste dei pentastellati, una norma interna al decreto che autorizza la realizzazione dell’inceneritore a Roma

Il ‘dramma’ si è consumato nel Cdm di questa sera, quando ha avuto luogo la votazione relativa al dl aiuti ed energia, alla quale non ha preso parte il M5S.

Questi ultimi hanno infatti deciso di non appoggiare il decreto in quanto, all’interno, vi è la norma che consente alla Capitale di poter realizzare un inceneritore.

M5s, il capo delegazione Patuanelli ha subito chiesto al Pd di non votare, di li lo strappo terminato con l’astensione al voto

Da subito, Stefano Patuanelli, capo delegazione pentastellato, si sarebbe duramente inalberato, chiedendo l’immediato stralcio della norma relativa all’inceneritore. Lo strappo si è consumato quando i grillini hanno chiesto agli ‘alleati’ del Pd di non votare quindi il Dl. Dal canto loro i Dem si sono invece trovati d’accordo sul non votare l’apposita torna ma non tutto il decreto. Di qui la decisione M5s di non votare proprio…

Max