DOPING, UN ANNO DI STOP PER IL BENEVENTANO LUCIONI: SONO DISTRUTTO, NON ME L’ASPETTAVO

    “In questo momento è come se fosse caduto un filmine a ciel sereno, non avrei mai pensato che dopo l’assunzione delle colpe da parte del medico mi venisse dato un anno di squalifica, perché non siamo andati con l’idea di prenderci gioco della commissione antidoping, ma con l’intento di dire la verità. Purtroppo evidentemente non è bastato ed ora c’è rammarico”. Così Fabio Lucioni, difensore e capitano del Benevento, avvicinato dalle telecamere di Sky, dopo che il il Tribunale Nazionale Antidoping – confermando la richiesta del pubblico ministero – gli ha comminato un anno di squalifica mentre, medico sociale Walter Giorgione, ben 4. Lucioni ha quindi aggiunto: “Mi era stata data la possibilità di giocare queste tre partite e stavo vedendo la luce in fondo al tunnel, purtroppo dovrò aspettare ancora parecchio e dovrò farmi forza. Spero che me la diano questa forza i miei compagni e la mia famiglia”. Quindi, sebbene visibilmente provato dalla notizia, il difensore del Benevento ha annunciato l’intenzione di ricorrere: “Ho parlato con il mio avvocato subito dopo la sentenza, ci riconfronteremo domani, aspetteremo quello che scriverà la commissione e prenderemo una decisione, ma sicuramente il ricorso verrà fatto. Io ho fatto tutte le categorie professionistiche, sono arrivato in Serie A a trent’anni, era un sogno che avevo sin da bambino e mi è stato tolto dalle mani, però continueremo a lottare affinché venga ridota questa squalifica, non molleremo e vedremo cosa succederà. Credevo che il fatto di avermi fatto rigiocare significasse che mi volessero dare solo i tre mesi per negligenza, questo non è successo e mi trovo a dover scontare altri nove mesi per poter tornare in campo, è stata una botta grandissima che non mi aspettavo, speravo in una giustizia differente perché le responsabilità mie non c’erano proprio”. Quindi il calciatore ha tenuto a ringraziare il presidente della sua società, perché “Ho sentito le dichiarazioni a caldo del presidente e non posso che sposarle appieno e oltre al danno societario, anche quello personale è veramente grande. Mi dispiace per come sta andando, avevo visto un po’ di luce che ci stava anche portando dei punti e potevo continuare a dare una mano alla squadra. Mi è stata tolta questa possibilità e sono davvero rammaricato”. Tuttavia Lucioni vuole ancora crederci: “Spero nell’avvocato saprà lui cosa fare, sono nelle sue mani, abbiamo portato tutte le prove a nostro favore per far si che la giustizia potesse fare il suo decorso ma sono rammaricato. Ci tengo però a ringraziare la società che mi sta vicina e mi ha fatto sentire il proprio sostegno e il proprio calore”.
    M.