DOPO AVER BLOCCATO MESSENGER, LINE E VCHAT, IN VIRTÙ DELLA CONTROVERSA LEGGE APPROVATA LO SCORSO ANNO, MOSCA BLOCCA ANCHE IL COLOSSO CINESE ‘WECHAT’

    wechat_facebook.jpg (600×433)

    Non è mai stata ‘tenera’ la Russia e, proprio lo scorso anno, ha adottato una specifica  una legge che obbliga i servizi di messaggeria, i motori di ricerca e le reti sociali estere a depositare i dati personali dei rispettivi utenti russi. Ora, ‘preoccupata’ dalla rapida diffusione avvenuta nel Paese, l’esecutivo di Mosca ha deciso di ‘intervenire’ anche nei confronti di ‘WeChat’, l’applicazione messaggistica più popolare in Cina, tra l’altro ampiamente utilizzata dai cinesi che vivono all’estero. Dunque, senza pensarci troppo, la Russia ha deciso di bloccare l’accesso all’applicazione di messaggistica istantanea, sostenendo che il suo operatore non è riuscito a registrarsi presso le autorità competenti. Soltanto lo scorso martedì, l’agenzia federale del governo russo che si occupa di telecomunicazioni, ‘Roskomnadzor’, ha bloccato anche Messenger, Line e Vchat per lo stesso motivo. “WeChat non ha fornito le informazioni di contatto necessarie per la registrazione con le autorità”, ha dichiarato Vadim Ampelonsky, portavoce dell’organismo di controllo russo per le comunicazioni. Ne è derivato un primo parziale blocco con numerosi utenti moscoviti della chat made in Cina, improvvisamente impossibilitati ad accedere od inviare messaggi.  ‘WeChat’ è prodotto dal colosso di Internet Tencent, il cui portavoce Zhang Jun ha spiegato che l’azienda è in contatto con le agenzie russe correlate.

    M.