DOPO LA DENUNCIA DI ALTROCONSUMO L’ANTIRUST COMMINA UNA MULTA DA 5 MILIONI DI EURO AD ASPEN PHARMA: FARMACI ANTICANCRO E SALVAVITA RINCARATI DI OLTRE IL 1.500%

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    L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha comminato una multa di oltre 5 milioni di euro (5 mln e 225.317 euro) ad Aspen Pharma Trading Limited, Aspen Italia s.r.l., Aspen Pharma Ireland Ltd. e Aspen Pharmacare Holdings Ltd. Per l’Agcm l’azienda ha violato l’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. In particolare alcuni farmaci anticancro essenziali – tutti in classe A e H, a carico del Ssn – dopo essere ’spariti’ dal mercato (quando l’azienda ne aveva acquisito la titolarità), erano  ricomparsi poi ricomparsi con un ritocco tra il 300 e il 1.500% del prezzo.  Come ha rilevato l’Antitrust, “La notizia di tali incrementi era stata diffusa anche dall’associazione dei consumatori Altroconsumo, nell’ambito di un’inchiesta condotta con riferimento al fenomeno della cosiddetta ’sparizione dei farmaci’ dalla rete della distribuzione farmaceutica”. L’Alkeran* ad esempio (Melfalan), prezzo al pubblico, è passato da 5,80 a 95,10 euro (+1.540%). Dunque l’aziendaha posto in essere un abuso della propria posizione dominante nel mercato italiano dei farmaci oncoematologici, essenziali, salvavita e insostituibili, spiega Altroconsumo (che ha “attivamente partecipato al procedimento Antitrust”),”per imporre ad all’Agenzia del farmaco europea dei nuovi prezzi, del tutto ingiustificati ed elevatissimi, tra il 300% e il 1.500%, rincari che altrimenti Aifa non avrebbe mai accettato”.  Calcolando l’effetto dell’aumento dei prezzi per i farmaci ’nel mirino’ per le casse del Ssn, parlando di “iniquità dei nuovi prezzi”, l’Agcm spiega che la spesa complessiva è passata da 1,5 milioni di euro del 2013 a 6,4 mln nel 2014 (e per quell’anno il ’ritocco’ ha inciso solo su 8 mesi). Un aumento che non è giustificato da fattori incidenti come le spese per la ricerca farmaceutica o quelle per l’informazione sul farmaco, si legge nel provvedimento. L’associazione per la tutela dei consumatori aveva denunciato fin dal 2014 le anomalie nell’andamento di prezzi su categorie di farmaci essenziali “spariti dal mercato quando Aspen Pharma ne aveva acquisito la titolarità, poi riapparsi a prezzi maggiorati”. Per quanto riguarda l’Aspen, la condotta sua illecita ha privato dell’accesso alle cure antitumorali attraverso farmaci salvavita per pazienti appartenenti a categorie sensibili in ragione delle patologie trattate; una tale condotta, ricorda l’Autorità garante, è idonea a ostacolare l’integrazione economica perseguita dall’ordinamento dell’Unione europea, suscettibile di pregiudicare il commercio fra gli Stati membri, col mancato accesso alle cure.L’abuso concerne italiano, “incidendo così su una parte significativa del mercato europeo”, rileva l’associazione di consumatori. Quella dell’Agcm è una “decisione tanto più significativa – evidenzia Altroconsumo – poiché arriva nelle ore in cui si svolge a Bruxelles il Consumers Summit, dove sono in discussione temi quali il risarcimento per i danni causati da pratiche commerciali scorrette e una maggiore incisività da parte delle autorità di controllo. L’Autorità garante italiana – conclude Altroconsumo – ha dimostrato di saper essere determinata e tempestiva nel rendere effettivo il proprio ruolo di watchdog anche nel settore dei farmaci”.