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Draghi: “Il prossimo governo, di qualunque colore politico sarà, riuscirà a superare le difficoltà”

A dispetto di chi continua a storcere il naso davanti ai sondaggi, basta sottolineare i continui e calorosi applausi che (l’ex) premier Mario Draghi ha ricevuto nel corso del suo intervento di stamane al Meeting di Rimini, per avere conferma dell’effettivo affetto e fiducia che gli italiani nutrono ancora nei suoi confronti.

Draghi: “Il prossimo governo, di qualunque colore politico sarà, riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili”

Un intervento come sempre pratico ed asciutto quello dell’ex presidente della Bce, che è subito entrato nel vivo della questione politica del Paese, affermando che “Tra poche settimane gli italiani, sulle base dei programmi, sceglieranno il nuovo Parlamento e, su questo, invito tutti gli italiani ad andare a votare“. Ed ancora, “L’Italia è un grande Paese che ha tutto quel che serve per affrontare le difficoltà“, ha poi proseguito, dicendosi “certo che il prossimo governo, di qualunque colore politico sarà, riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili: l’Italia ce la farà anche questa volta“.

Draghi: “Saranno gli italiani a scegliere i propri rappresentanti e il programma del prossimo esecutivo”

Entrando poi nello specifico dei vari programmi sin qui ascoltati, in riferimento alla sua ormai ‘famosa’ agenda, il premier ha tenuto a rimarcare che “Mi è stato chiesto quale sia la mia agenda, ma io posso fare solo una sintesi dei principi, del metodo utilizzato, e dei risultati conseguiti. Io credo che saranno gli italiani a scegliere i propri rappresentanti e il programma del prossimo esecutivo“.

Draghi: “Supereremo le difficoltà, supereremo questi ostacoli. La fiducia nel futuro sarà la nostra forza”

Quindi, non tradendo il proverbiale ‘pragmatismo’ che accompagna le sue ‘visioni’, guardando in divenire Draghi ha precisato che le parole che ci accompagneranno debbonoessere di verità e di speranza. Non bisogna tacere le difficoltà che abbiamo di fronte, ma non è nemmeno onesto descriverle come calamità che ci trovano inerti. Voi, noi tutti, supereremo le difficoltà, supereremo questi ostacoli. La fiducia nel futuro sarà la nostra forza“.

Draghi: “Questa coesione avrà una declinazione diversa, ma il dialogo tra forze politiche è necessario anche nello scontro tra posizione diverse”

Del resto, ha poi ricordato, “La nostra credibilità interna ed esterna ha molto beneficiato della coesione che tutti abbiamo saputo dimostrare davanti alle avversità“. E, “Dopo la fine dell’unità nazionale, questa coesione avrà una declinazione diversa, ma il dialogo tra forze politiche è necessario anche nello scontro tra posizione diverse, si dovrà ritrovare la coesione nel sentire comune di tutti i protagonisti nel loro senso di appartenenza alla Repubblica e agli ideali della Ue“.

Draghi: riguardo ai prossimi impegni da affrontare, “Le sfide sono molte, e di non facile soluzione”

L’ex premier ha riconosciuto che “Le sfide sono molte, e di non facile soluzione: come continuare a diversificare gli approvvigionamenti energetici e calmierare le bollette per famiglie e imprese; come accelerare sulla strada delle energie rinnovabili per combattere il cambiamento climatico; come mantenere il giusto impulso nelle riforme e negli investimenti, per preservare la crescita, la stabilità dei conti pubblici, l’equità; come continuare ad assicurare all’Italia un ruolo da protagonista nel mondo, all’interno dell’Unione Europea e del legame transatlantico“.

Draghi: “Le decisioni che prendiamo oggi sono destinate a segnare a lungo il futuro dell’Italia”

E dunque, “Queste questioni, nel loro insieme, presentano un passaggio storico drammatico, che deve essere affrontato con profondità di analisi e coraggio di azione. Le decisioni che prendiamo oggi sono destinate a segnare a lungo il futuro dell’Italia“.

Draghi: “La credibilità interna deve andare di pari passo con la credibilità internazionale”

Tuttavia, ha poi avvertito Draghi, “La credibilità interna deve andare di pari passo con la credibilità internazionale. Questa è fondamentale perché l’Italia abbia un peso in Europa e nel mondo coerente con la sua storia, con le aspettative dei suoi cittadini. L’Italia è un Paese fondatore dell’Unione Europea, protagonista del G7 e della NATO. Il nostro debito pubblico – tra i più alti del mondo – è detenuto per oltre il 25% da investitori esteri. Migliaia di aziende straniere si riforniscono dalle nostre imprese, fanno i loro ordini o impiegano i loro capitali in Italia e contribuiscono alla crescita, all’occupazione, al bilancio pubblico. È per questi motivi che protezionismo e isolazionismo non coincidono con il nostro interesse nazionale“.

Quindi, ha ricordato ancora, “Dalle illusioni autarchiche del secolo scorso alle pulsioni sovraniste che recentemente spingevano a lasciare l’euro, l’Italia non è mai stata forte quando ha deciso di fare da sola“.

Draghi: “L’Italia ha bisogno di un’Europa forte tanto quanto l’Europa ha bisogno di un’Italia forte”

Dunque, ha poi concluso il presidente del Consiglio, “Il posto dell’Italia, continua, è al centro dell’Unione Europea e ancorato al Patto Atlantico, ai valori di democrazia, libertà, progresso sociale e civile che sono nella storia della nostra Repubblica. È con questa visione che i nostri padri, i nonni hanno ricostruito l’Italia e reso la sua economia una delle più dinamiche del mondo, con uno degli stati sociali più generosi. È grazie alla nostra appartenenza al mercato unico che siamo riusciti a costruire su queste basi un’economia con forti tutele per lavoratori e consumatori. Ed è grazie alla partecipazione dell’Italia da Paese fondatore se l’Europa è diventata un’Unione di pace e di progresso. L’Italia ha bisogno di un’Europa forte tanto quanto l’Europa ha bisogno di un’Italia forte“.

Max