E’ TEMPO DELLA SERIETA’, DELL’INVESTIMENTO SUL FUTURO: BASTA CICALE, URGE COMPETENZA

    Intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico 2017/2018 dell’università Luiss Guido Carli di Roma, il premier Gentiloni ha colto l’occasione per sottolineare che “Non è tempo di scardinare i pilastri del nostro sistema – da quello pensionistico a quello fiscale – non è tempo di cicale ma è il tempo della competenza. E’ tempo, della serietà, dell’investimento sul futuro. Tra l’altro non mi accontento di dire che il Paese si è rimesso in moto, vi sarete accorti che ci sono mondi, nel nostro paese, che non solo si sono rimessi in moto, ma stanno correndo e stanno realizzando risultati straordinari. Risultati – ha tenuto a precisare il presidente del Consiglio – costati sacrifici alle famiglie non possono essere dilapidati, sarebbe assolutamente irresponsabile. Quando si parla della prossima legislatura guai a dimenticare uno degli obiettivi più importanti: passare da una fase di stabilizzazione del debito pubblico e di sua leggerissima flessione a una fase significativa di riduzione. Deve essere uno degli obiettivi”. Quindi, in merito al momento attuale, il premier spiega che “abbiamo conti non in ordine ma molto in ordine, il deficit era al 3%, quest’anno sarà al 2%”. In Italia “è quanto più necessario avere coraggio e fiducia, siamo finalmente fuori dalla crisi economica più dura dal dopoguerra, con un buon livello di crescita, stabile, e con livelli occupazionali più alti da quando si fanno statistiche sui livelli occupazionali, anche se sull’occupazione giovanile e femminile abbiamo ancora molto da recuperare. C’è una parte di Italia – ha aggiunto ancora il premier – che corre e una parte in difficoltà. Se non ci occupiamo anche di questa parte faremo molta fatica a progredire. La crisi ha lasciato ferite che non si sono rimarginate e dobbiamo lavorare non meno ma più di prima per contrastare la povertà e promuovere l’inclusione sociale. L’Italia, nonostante la frequenza nei cambi dei governi, è uno dei Paesi più affidabili. Alla frequenza dei cambi di governo – ha quindi concluso Gentiloni – non ha corrisposto un andamento altalenante delle scelte in politica estera ed economica a danno degli investitori. Siamo un paese che merita fiducia, da parte nostra e da parte degli italiani”.
    M.